Bilanci

Cooperfidi Italia, in attivo il primo semestre del 2024

Il Consorzio fidi di riferimento dell’economia cooperativa, dell’economia sociale, del Terzo settore e del comparto primario ha chiuso con un utile di quasi centomila euro, nonostante il complesso contesto economico nazionale

di Redazione

Cooperfidi Italia ha chiuso, pur operando in un contesto economico complesso, il primo semestre del 2024 con un utile di 99.956 euro, allineato a quello ottenuto nello stesso periodo del 2023. Lo ha annunciato Mauro Frangi, presidente del Consorzio fidi di riferimento dell’economia cooperativa, dell’economia sociale, del Terzo settore e del comparto primario.

«La semestrale 2024, la quarta consecutiva in utile, conferma la crescita di Cooperfidi Italia sia in termini di sostenibilità che di equilibrio patrimoniale», ha sottolineato Frangi. «Non era affatto scontato, visto il difficile contesto: una lunga stagione di alti tassi di interesse e di contrazione del credito alle imprese. Offerta e domanda di credito si sono ridotte. Le garanzie mutualistiche, in una stagione di ritrazione della garanzia pubblica tornano a fare la differenza, ad essere un fattore decisivo per l’accesso al credito delle Pmi».

Mauro Frangi

In questo scenario, la situazione di Cooperfidi Italia al 30 giugno 2024 fa emergere un aumento dei ricavi da commissioni di garanzia del +1,2% rispetto al primo semestre 2023. «Il risultato è stato conseguito all’interno di una dinamica a due velocità: di contrazione da gennaio ad aprile e di positiva inversione di tendenza negli ultimi due mesi del semestre», spiega il presidente Frangi. «Emerge la crescita dell’attività diretta nel rilascio di fideiussioni commerciali (+31%) e lo sviluppo commerciale con banche nazionali tra cui Unicredit, Banco Bpm e Intesa San Paolo. Da un punto di vista territoriale, i risultati più significativi sono stati conseguiti in Piemonte, Emilia Romagna e Campania. Il Piemonte beneficia dell’accordo con la Compagnia di San Paolo per il prodotto Futuro Aggiunto costruito per l’economia sociale e il Terzo settore mentre la Campania rappresenta una delle aree su cui la società ha maggiormente investito in termini commerciali con l’obiettivo di equilibrare la sua presenza sull’intero territorio nazionale».

Il margine di intermediazione è cresciuto anche grazie all’effetto positivo a conto economico degli interessi attivi che hanno raggiunto quota 575.432 euro, in significativa crescita rispetto alla semestrale 2023, quando si erano attestati a 347.271 euro (+65,7%). Il totale volume garantito risulta al 96,81% protetto da strumenti di mitigazione del rischio. L’operatività con il Fondo di garanzia al 30 giugno 2024 rappresenta il 37,2% del totale garantito, in flessione rispetto al 2023 (62,4%), questo anche per la rilevante crescita dei prodotti contro garantiti dal Fei Social al 44,32%. L’incidenza percentuale del rischio societario al 30 giugno era pari a 3,19% mentre al 31 dicembre 2023 si attestava all’1,65 %.

«I risultati del primo semestre dimostrano la solidità di Cooperfidi Italia», conclude Frangi. «Nonostante l’incertezza che attraversiamo, siamo fiduciosi di poter raggiungere gli obiettivi di crescita previsti, grazie alla nostra strategia di sviluppo commerciale e alla costante attenzione all’efficienza gestionale. Continueremo a supportare le imprese associate offrendo garanzie e servizi finanziari innovativi, contribuendo così alla loro crescita e allo sviluppo dell’economia reale».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.