Mondo

Responsabilità sociale: no di Mitsubishi a legno di antiche foreste

Festeggiano gli ambientalisti

di Gabriella Meroni

Gli ambientalisti australiani cantano vittoria. Dopo anni di campagne per fermare l’abbattimento di antiche foreste della Tasmania per produrre scaglie di legno destinate all’industria della carta, uno dei maggiori acquirenti, la giapponese Mitsubishi, ha deciso di non acquistarle piu’. In una lettera a Greenpeace e alla Wilderness Society, la Mitsubishi dichiara di non giustificare l’abbattimento insostenibile di alberi di antica crescita o di foreste di alto valore ambientale nell’isola, e promette di adeguare al piu’ presto i suoi impianti a scaglie provenienti da foreste coltivate e di ricrescita. Di recente aveva espresso simile preoccupazione un altro grande importatore, la Nippon Paper, che ha chiesto al governo della Tasmania di risolvere al piu’ presto la situazione, che considera una fonte di confusione per i suoi clienti in Giappone. Secondo l’attivista della Wilderness Society, Ed Mathew, altre compagnie giapponesi seguiranno la stessa strada. ”Dopo tanti anni, per la prima volta vengono espressi dubbi significativi nel mercato giapponese”, ha osservato. La Tasmania esporta ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di scaglie di legno, in gran parte provenienti da foreste di antica crescita, di cui 4,3 milioni sono diretti al Giappone.


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