Società
Alle Giornate di Bertinoro per cambiare le regole del gioco
Si terrà l’11 e 12 ottobre la XXIV edizione della manifestazione di Aiccon che ragionerà su “Proposte di trasformazione per uno sviluppo integrale”. Alla due giorni sono attesi oltre 40 relatori e relatrici che interverranno nelle 7 sessioni in programma. Due le anteprime di presentazione di dati a cura di Istat e Unioncamere
di Redazione
Le regole del gioco. Proposte di trasformazione per uno sviluppo integrale è questo il titolo della 24esima edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, il tradizionale appuntamento di Aiccon, Centro Studi dell’Università di Bologna, in programma l’11 e 12 ottobre 2024 a Bertinoro (FC).
Dopo aver esplorato nel 2022 il valore del “Riconoscersi” e rilanciato nel 2023 l’importanza di recuperare il senso dell’azione con “La sostanza delle organizzazioni”, la manifestazione si propone ora di portare all’attenzione pubblica l’esigenza di “cambiare le regole del gioco”.
Il tema 2024
Partendo dall’affermazione che le istituzioni (le regole del gioco) sono spazi morali e non neutri, ci si confronterà e si condivideranno proposte che nascono da una visione antropologica positiva e da un paradigma economico basato sul valore irriducibile del civile.
«Non basta più promuovere buone soluzioni», sottolinea Paolo Venturi, direttore Aiccon. «È necessario creare nuove istituzioni e, insieme a esse, contribuire a ridisegnare le regole del gioco che sono alla base della crescente incertezza e vulnerabilità. Le giornate di quest’anno vogliono essere un’occasione di confronto e proposta, con l’obiettivo di rafforzare e stimolare l’economia sociale verso un rinnovato protagonismo».
Nel corso della due giorni interverranno oltre 40 relatori. In programma sette sessioni mentre sono due le anteprime di presentazione dati a cura di Istat e Unioncamere.
Venerdì 11 ottobre
L’edizione 2024 prende il via venerdì 11 ottobre con i saluti di Stefano Granata, Presidente Aiccon e nella Sessione di Apertura (ore 10-12), introdotta e coordinata da Paolo Venturi, Direttore Aiccon, interverranno Luca Antonini, giudice della Corte Costituzionale; Stefano Zamagni, Università di Bologna; Nadia Urbinati, Columbia University e Pierluigi Sacco, Università di Chieti-Pescara.
Una nota segnala che saranno presentati in anteprima i dati aggiornati sulle istituzioni non profit in Italia con un focus su innovazione sociale e amministrazione condivisa. Il coordinamento sarà a cura di Giulio Sensi e vedrà la partecipazione di Massimo Lori, responsabile del registro statistico delle istituzioni non profit Istat e Sabrina Stoppiello, responsabile Censimento permanente delle istituzioni non profit Istat. I dati saranno discussi da Natalia Montinari, Università di Bologna.
La rivoluzione dell’Economia Civile
Com’è possibile integrare le sfide sociali, ambientali e di welfare nella loro catena del valore, trasformando l’impatto sociale in un obiettivo permanente e non solo emergenziale? Di questo si discuterà nella prima sessione pomeridiana coordinata da Stefano Arduini, direttore di VITA.
Il panel si apre con l’intervento di Guido Caselli, direttore Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna, che presenterà gli ultimi dati del primo Atlante Italiano dell’Economia Sociale realizzato da Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Aiccon.
A seguire gli interventi di: Giulio Pasi, Scientific Officer e Policy Advisor della Commissione Europea; Leonardo Becchetti, Università di Tor Vergata Roma, Vanessa Pallucchi, portavoce Forum Terzo Settore e Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia.
Cultura e sviluppo
Per affrontare la cultura come piattaforma per creare sviluppo territoriale è previsto un momento di confronto che vedrà come protagonista Michelangelo Pistoletto che, in una videointervista a cura di Marco Dotti, riflette su come la poetica del Terzo Paradiso possa collegarsi al tema dello sviluppo e dell’innovazione. Ne discuteranno Marco Dotti, e Francesca Antonacci, Università Milano-Bicocca.
La prima giornata si concluderà con il Gdb Lab introdotto coordinato da Flaviano Zandonai, Consorzio nazionale Cgm, con la partecipazione di Annibale D’Elia, direttore della Direzione di Progetto Economia Urbana, Moda e Design del Comune di Milano; Mariella Stella, Founder Casa Netural; Luca Barretta, Ammagamma e Francesca Martinelli, direttrice Fondazione Centro Studi Doc.
Sabato 12 ottobre
La giornata si aprirà con una sessione dedicata a come affrontare le disuguaglianze economiche e sociali attraverso l’educazione e la difesa della democrazia, promuovendo cambiamenti strutturali per una transizione equa. Introdotta e coordinata da Alessia Maccaferri, giornalista de Il Sole 24 Ore, prevede la partecipazione di Monica Pratesi, Università di Pisa – direttrice del Dipartimento per la produzione statistica Istat; Anna Granata, Università di Milano Bicocca; Patrizio Bianchi, Università di Ferrara e titolare della Cattedra Unesco “Educazione, Crescita ed Uguaglianza” e Francesca Gennai, presidente Consorzio Consolida Trento.
L’ultima sessione si aprirà con il Keynote di Roberto Poli, Università di Trento – Cattedra Unesco sui sistemi anticipanti.
A seguire sono stati invitati ad intervenire: Carola Carazzone, segretario generale di Assifero; Maria Vittoria Dalla Rosa Prati, coordinatrice Gdl ASviS delle organizzazioni giovanili; Simone Gamberini, presidente Legacoop; Maurizio Gardini, presidente Confcooperative e Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del Governo (in attesa di conferma).
Al termine del panel Stefano Zamagni, Università di Bologna e Stefano Granata, Presidente di Aiccon terranno l’intervento conclusivo della XXIV edizione.
I lavori delle Giornate di Bertinoro 2024 potranno essere seguiti in diretta streaming sul canale YouTube di @aiccon.
In apertura un’immagine di Bertinoro, foto da ufficio stampa
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.