Formazione

Amnesty International: Sicurezza globale minacciata da esportazioni armi

In un rapporto reso pubblico oggi, Amnesty International denuncia le esportazioni di armi da parte dei paesi dell’Unione Europea

di Joshua Massarenti

Francia, Germania, Gran Bretagna, Svezia e Italia ? ovvero i principali esportatori di armi all’interno dell’Unione europea – raggiungono da soli un terzo del commercio mondiale. E con l’ingresso dei nuovi dieci Stati membri, all’interno dell’Ue si trovano ora 440 aziende produttrici di armi leggere in 23 paesi, quasi quante operano negli Stati Uniti. E’ la denuncia di Amnesty International, contenuta in un rapporto reso pubblico oggi: ”La minaccia alla sicurezza globale: le esportazioni di armi dell’Unione europea”, nel quale vengono messe in evidenza le gravi carenze presenti nei meccanismi di controllo, con particolare riferimento al Codice di condotta sulle esportazioni di armi del 1998. Il rapporto chiede un rafforzamento e un allargamento del Codice, per impedire ”l’irresponsabile” esportazione di armi in surplus, componenti ed equipaggiamenti di sicurezza usati per la repressione, la produzione di materiali affidata su licenza a paesi terzi, l’intermediazione e il trasporto di armi. ”All’Unione Europea allargata si presenta oggi una nuova occasione per diventare un sostenitore piu’ coerente ed efficace di un cambio positivo di direzione. Ma, prima di guardare all’esterno, occorre mettere ordine in casa propria”, afferma Amnesty.

  • Scarica il Rapporto (in inglese)

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