Mondo

Un’italiana premier dell’India?

Sonia Gandhi è la vera vincitrice delle elezioni che hanno incoronato, sovvertendo ogni previsione, il Partito del Mahatma Gandhi, del 'Pandit' Jawahrlal Nehru e di sua figlia Indira

di Paolo Manzo

Affermazione a sorpresa dell’opposizione alle elezioni parlamentari celebrate in India. Il Partito del Congresso assumera’ la guida per formare ”un governo forte, stabile, secolare come mai in precedenza”. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa a Nuova Delhi il presidente del partito che ha trionfato alle elezioni parlamentari, Sonia Gandhi, precisando che saranno i neo deputati eletti del partito a designare il futuro candidato premier. ”A nome del Partito del Congresso nazionale indiano e dei nostri alleati, ringraziamo gli elettori per la fiducia che ci hanno accordato”, ha poi aggiunto la Gandhi. Secondo dati ancora provvisori, al partito Bharatiya Janata (Bjp) del premier dimissionario Atal Behari Vajpayee sono andati 186 dei 543 seggi, al Partito del Congresso e ai suoi alleati 216, mentre alle restanti forze politiche, i partiti di sinistra e altre formazioni regionali, 131 seggi. Il voto – convocato con sei mesi di anticipo dal capo del governo – e’ stato celebrato in tre settimane e si e’ concluso lunedi’. A votare si e’ recato il 56 per cento degli elettori. Torna dunque al potere in India, dopo otto anni all’opposizione, la dinastia Gandhi: ”Rispettiamo il mandato del popolo”, ha commentato Venkaiah Naidu, presidente del Bjp, riconoscendo la sconfitta. Abbiamo perso le elezioni, non la nostra determinazione, continua Vajpayee. ”Abbiamo perso il governo, ma non la nostra responsabilita’ nel servire il Paese”, ha aggiunto, le cui dimissioni sono state accolte dal presidente Apj Abdul Kalam, che gli ha chiesto di restare in carica fino alla designazione del nuovo premier. ”Vittoria e sconfitta – conclude Vajpayee – fanno parte della vita e devono essere prese con serenita”’. Chi è Sonia Gandhi Sonia Maino Gandhi, nata 58 anni fa a Orbassano, in provincia di Torino, e’ l’enigmatica vedova dell’ex primo ministro Rajiv Gandhi che, con il primogenito Rahul, assicura la continuita’ della dinastia Nehru-Gandhi, alla guida dell’India per 44 dei 54 anni di indipendenza (con il premier Jawaharlal Nehru, sua figlia Indira Gandhi e poi il figlio di quest’ultima Rajiv Gandhi). Fino a pochi anni fa nessuno avrebbe scommesso sul suo ingresso in politica ed anche per Rajiv era stato cosi’: solo la morte, nel 1980, in un incidente aereo del fratello Sanjav, il successore designato della dinastia Nehru-Gandhi, lo aveva obbligato ad entrare in politica e ad abbandonare il suo sogno di divenire pilota di aerei civili. La ‘carriera’ di Sonia Gandhi e’ iniziata ”timidamente”: ha cominciato ad interessarsi di politica solo dopo che suo marito Rajiv, incontrato mentre studiava a Cambridge e sposato nel 1968, aveva cominciato a occuparsene a tempo pieno. Poi, dopo il suo assassinio, nel 1991, a opera degli indipendentisti tamil, l”’italiana” – come viene definita spesso dai suoi detrattori, che la considerano inadatta a guidare il Paese anche perche’ ”straniera” – per un po’ e’ rimasta lontana dalla scena. Fino al 1998, quando l’appartenenza alla ‘dinastia’ Gandhi ha avuto il sopravvento: quell’anno e’ entrata nel Partito del Congresso e l’anno dopo e’ stata eletta parlamentare. Da allora le sue capacita’ politiche si sono affinate e al suo fianco ha chiamato il figlio Rahul, candidatosi lui stesso alle elezioni parlamentari, e la figlia Priyanka.


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