Sostenibilità

Porto Marghera: WWF, solo 25 mld di lire su 550 per il risanamento

Il ministero dell’Ambiente, rispondendo a un’interpellanza, ha reso noto che l’importo destinato al recupero ambientale dell’area

di Francesco Agresti

Solo 25 miliardi di lire su 550 sono stati designati in extremis dal ministero dell?Ambiente per il risanamento di Porto Marghera: è questo il risultato della risposta data oggi dal ministero alle interpellanze parlamentari sull?erogazione dei 550 miliardi di lire previsti dall?Accordo di transazione tra lo Stato e la Montedison. ?Senza un esposto del WWF alla Corte dei Conti?, fa sapere la stessa associazione, ?ed un?inchiesta giornalistica (apparsa la scorsa settimana su un noto settimanale) probabilmente questi fondi sarebbero rimasti ancora sepolti nelle casse del ministero. Prova ne è la coincidenza delle date: soltanto lo scorso 28 aprile il Ministero annunciava l?erogazione dei fondi, esattamente 2 giorni dopo la visita del giornalista autore dell?inchiesta al Capo di Gabinetto, on. Togni, che ammetteva di con conoscere la collocazione in bilancio dei 25 miliardi affidati al Ministero dell?Ambiente? . ?E? stato necessario un esposto e un?inchiesta giornalistica per smuovere dopo 3 anni i fondi per iniziare a risanare la laguna di Venezia dai veleni del petrolchimico? aggiunge Stefano Lenzi, responsabile ufficio istituzionale WWF Italia. Ricordiamo che, per ottenere questo, lo Stato ha rinunciato alla costituzione di parte civile nel processo a carico di Montedison al fine di accelerare le operazioni di bonifica e di risanamento senza aspettare i tempi lunghi della giustizia? La prossima settimana, invece, sarà decisiva per la ripresa del processo penale in appello sul Petrolchimico di Marghera contro Montedison e per quello inerente l?ennesima fuoriuscita di ammoniaca dagli impianti EVC, che vedono il WWF come parte civile. ?Rammarica apprendere che,? conclude Lenzi ? nonostante l?impegno che il WWF ha dimostrato nel promuovere il dialogo sul futuro di Marghera, la Regione Veneto abbia scelto di escludere l?associazione del Panda e molte altre associazioni dal inchiesta pubblica sulla Valutazione d?Impatto Ambientale relativa all?aumento di produzione di CVM a Marghera, che sarà istruita il 24 maggio prossimo. Un appuntamento importante perché se la valutazione del progetto sarà positiva permetterà di congelare e mantenere in eterno le produzioni di plastiche legate al cloro, quelle stesse produzioni causa di morti tra gli operai e di danni all?ecosistema lagunare.?


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