Mondo

Intersos: torture in Iraq, perché “non sapere” resta grave

Nino Sergi spiega ai lettori di Vita perché rimane grave l’affermazione del Governo italiano: “Non sapevamo”. Con la convenzione di Ginevra alla mano

di Paolo Manzo

Torture in Iraq e convenzioni: perché rimane grave l?affermazione del Governo: ?Non sapevamo? Convenzione N. 3 (Ginevra), relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, Art. 12: ?I prigionieri di guerra sono in potere della Potenza nemica? Indipendentemente dalle responsabilità individuali che possono esistere, la Potenza detentrice è responsabile del trattamento loro applicato. I prigionieri di guerra possono essere trasferiti dalla Potenza detentrice soltanto a una Potenza che è parte della Convenzione e quando la Potenza detentrice si sia accertata che la Potenza di cui si tratta abbia la volontà e sia in grado di applicare la Convenzione. Nel caso in cui dei prigionieri di guerra fossero in tal modo trasferiti, la responsabilità dell?applicazione della Convenzione incomberà alla Potenza che ha accettato di accoglierli? Nondimeno, qualora questa potenza mancasse ai suoi obblighi di eseguire le disposizioni della Convenzione su qualsiasi punto importante, la Potenza che ha proceduto al trasferimento dei prigionieri di guerra dovrà, in seguito a notifica da parte della Potenza protettrice, prendere misure efficaci per rimediare alla situazione, o chiedere che i prigionieri di guerra le siano rinviati. Questa richiesta dovrà essere accolta.? Convenzione n. 4 (Ginevra), relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra, Art. 45 Sono ripresi gli stessi contenuti. Osservazione importante Occorre inoltre sapere che ogni trasferimento di prigioniero è documentato (carta della cattura con le motivazioni, dati anagrafici, condizioni di salute, ecc.) al fine di evitare le ?sparizioni? e permettere i controlli dell?ICRC. Quindi, nel caso dei prigionieri trasferiti da Nassiryia agli inglesi, l?Italia sa chi sono, quanti sono, dove sono, ecc. ed ha il diritto-dovere di chiedere informazioni e spiegazioni su come sono stati trattati e, se sono stati trattati in modo non conforme al diritto internazionale umanitario, deve ?prendere misure efficaci per rimediare alla situazione o chiedere che le siano rinviati?. Senza queste misure, si può individuare l?ipotesi di concorso nel reato, di complicità. Ed è per questi motivi, soprattutto, che non ce la si può cavare con un ?NON SAPEVAMO?. Intersos – 13/05/2004


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