Salute

Aids: 13 ministri africani firmano protocollo con Sant’Egidio

Questa mattina è stato firmato presso la Comunità di Sant'Egidio da 13 ministri della sanità un protocollo per combattere l'Aids

di Redazione

AIDS: 13 MINISTRI AFRICANI FIRMANO PROTOCOLLO A COMUNITA’ SANT’EGIDIO ”L’AIDS minaccia silenziosamente l’Africa e gran parte del mondo. Il contrasto e la vittoria sull’AIDS e’ una priorita’ che non puo’ essere rinviata da chi ha a cuore il futuro del pianeta”. Comincia cosi’ una appello per la lotta all’Aids in Africa che questa mattina e’ stato firmato presso la Comunita’ di Sant’Egidio da 13 ministri della sanita’ africani che hanno preso parte ieri alla conferenza internazionale insieme alla Comunita’ di sant’Egidio su un modello di lotta all’Aids in Africa chiamato dalla stessa Comunita’ ”Dream”. ”Per questo noi – aggiunge l’appello firmato ogg – ministri della Sanita’, esperti, uomini e donne impegnati per la giustizia e la difesa della dignita’ umana radunati a Roma su invito della Comunita’ di Sant’Egidio, a nome dei nostri popoli e della nostra coscienza, ci rivolgiamo agli operatori e alle agenzie internazionali e ai responsabili dei paesi economicamente piu’ avanzati perche’ davvero la lotta all’AIDS diventi scelte e impegni immediati. L’AIDS colpisce tutto il pianeta, ma il 70 per cento delle vittime oggi nasce e muore in Africa. 30 milioni di uomini, donne e bambini sono gia’ colpiti dal virus: sono destinati ad aumentare se lasciati senza cure e senza l’impegno di risorse finanziarie, scientifiche e umane adeguate alla prevenzione e alla terapia necessarie. La forza dei numeri e la sofferenza di tanti uomini e donne nell’Africa sub-sahariana dicono come gli interventi di prevenzione, quando sono disgiunti dalla terapia, non sono sufficienti per bloccare un’epidemia che comporta gia’ oggi i costi in vite umane di una guerra mondiale. L’AIDS moltiplica la poverta’. Non solo umilia e accorcia la vita, ma chiude le porte alla speranza e al futuro, perche’ inghiotte i giovani e gli adulti, le conoscenze e la professionalita’ che sono la premessa indispensabile per un vero futuro.Come il resto del mondo, speriamo che anche questa malattia verra’ debellata da un vaccino. Ma potrebbe essere troppo tardi per l’Africa. La terapia che permette di convivere con il virus e anche di vivere bene, e’ disponibile, ma solo nel mondo ricco. Ma il diritto alla vita non puo’ dipendere dalla geografia. Il diritto alla terapia e’ un nuovo diritto umano, e’ il diritto umano che l’Africa ricorda ai paesi piu’ fortunati. Per questo chiediamo l’aiuto dei paesi piu’ sviluppati del mondo e di quanti hanno il potere di decidere in questo campo per offrire al piu’ presto in Africa l’accesso alla terapia con gli standard elevati di qualita’ che questa sfida richiede. Chiediamo che i costi dei farmaci antiretrovirali e di quanto altro serve alla diagnostica e alla cura possano essere abbassati fino a prezzi compatibili con le scarse risorse dei nostri paesi. Lo chiediamo in nome di questo diritto umano che si chiama diritto alle cure. Lo chiediamo in nome di una globalizzazione intelligente, capace di globalizzare anche la solidarieta’. Si’, ai governi, alle aziende, agli uomini e alle donne di buona volonta’ del mondo offriamo una nuova alleanza per la lotta all’AIDS in Africa. Per un futuro dal volto umano. Per tutti”.


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