Salute

Aids: Oms, per la prima volta si può cambiare il corso della storia

Lo afferma l'organizzazione mondiale della sanità nel suo rapporto annuale pubblicato poche ore fa

di Gabriella Meroni

Appena il 7 % delle persone che hanno urgentemente bisogno di una terapia antiretrovirale nel mondo hanno accesso a tali cure, denuncia l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) spronando la comunita’ internazionale ad investire efficacemente nella lotta contro il flagello dell’Aids. Per la prima volta nella tragica storia di questa malattia, e’ possibile ”cambiare il corso della storia” e salvare milioni di vite umane, afferma il rapporto dell’Oms sulla salute nel mondo pubblicato oggi a Ginevra. Per la prima volta infatti i fondi per finanziare la lotta all’aids sono in netto aumento, mentre il prezzo delle terapie e’ sceso. La sfida e’ ora nell’azione. La storia dell’aids, la ”peggiore epidemia ad aver colpito il mondo da molti secoli”, e’ ancora una storia di morte, soprattutto nei Paesi poveri: in circa un quarto di secolo, il virus ha infatti sterminato 20 milioni di persone ed e’ diventato la prima causa di decesso nella fascia di eta’ tra i 15 e i 59 anni, quella produttiva. Nel solo 2003, l’aids ha fatto 3 milioni di morti e 5 milioni di persone hanno contratto il virus. Ma la storia dell’aids e’ anche una storia di speranza, afferma il rapporto che racconta l’avventura di Joseph, agricoltore haitiano di 26 anni colpito dal virus. I suoi genitori avevano gia’ comprato la bara ed e’ stato salvato in extremis dalla terapia antiretrovirale. Il rapporto mostra due fotografie di Joseph, scattate a sei mesi di intervallo prima e dopo la cura. La prima immagine ritrae un uomo scheletrico, il volto scavato, lo sguardo assente, senza eta’. Nella seconda foto, Joseph e’ un bel giovanotto, sorride e tiene in braccio la figlia. Entro il 2005, l’Oms vuole moltiplicare per tre milioni di volte la storia di Joseph, grazie al programma ”3 milioni entro il 2005” volto appunto a garantire l’accesso alla terapia a 3 milioni di malati entro la fine dell’anno prossimo. Sara’ solo un primo passo, insiste l’Oms nel suo rapporto. Nel mondo infatti da 34 a 46 milioni di persone sono colpite dal virus dell’aids e senza terapia moriranno in modo prematuro, spesso nella sofferenza, afferma il rapporto. Senza terapia, infatti, trascorrono in media solo 10 anni tra il contagio e le prime manifestazioni cliniche della malattia. Per Richard Feachem, responsabile del Fondo mondiale di lotta all’ aids, tubercolosi e paludismo, l’assenza di denaro non costituisce piu’ un limite all’azione globale contro l’aids adesso che il Fondo da lui diretto dispone di circa 20 miliardi di dollari. E proprio oggi il Canada ha annunciato un contributo di 100 milioni di dollari all’iniziativa ‘3 milioni entro il 2005′. Inoltre – ha aggiunto Feachem, anche il costo delle terapie – sceso a circa 150 dollari l’anno per paziente – non e’ piu’ un grande ostacolo. Ma e’ necessario fare in modo che i Paesi colpiti siano in grado di sfruttare i fondi ora disponbili. A questo scopo l’Oms ha elaborato una serie semplificata di schemi terapeutici antiretrovitali, raccomandazioni ed una guida per il personale sanitario. ”Estendere rapidamente l’accesso alle terapie antiretrovirali e’ un compito pesante, complesso e difficile”, ma vitale, ha affermato il direttore generale dell’Oms Lee Jong-wook. La messa a disposizione di servizi di terapia e di prevenzione dell’aids e’ anche un modo di rafforzare i sistemi di sanita’ dei Paesi piu’ poveri e offrire vantaggi a tutta la popolazione. Inoltre – insiste l’Oms – un accesso allargato alle terapie puo’ favorire la prevenzione, stimolando le richieste di consigli e di test per individuare il virus. ”Non dobbiamo perdere una simile occasione”, ha detto Lee. Piu’ del 90 % delle persone che necessita di una terapia antiretrovirale vive in 34 Paesi e in soli sette Passi si concentra ben la meta’ dei ”bisogni terapeutici: ‘Africa del Sud (15,8 %), India (10,4 %), Kenya (6,4 %), Zimbabwe (6,2 %), Nigeria (6,1 %), Etiopia (5 %) e Tanzania (4 %). L’Oms ricorda che in Europa e in America del Nord, il tasso di mortalita’ causato dall’Hiv-aids e’ sceso dell’ 80 % nei quattro anni successivi all’introduzione delle terapie antiretovirali. In Brasile, dopo l’introduzione del programma per l’accesso universale alla terapia, la durata media di vita dei malati in cura e’ passata da meno di sei mesi ad almeno cinque anni, afferma l’Oms.


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