Cultura

Papa: verso il Terzo Mondo passare da elemosina a giustizia

E' quanto ha detto papa Giovanni Paolo II in occasione dell'assemblea delle Pontificie Opere Missionarie.

di Carmen Morrone

L’umanita’ sta vivendo ”tempi tumultuosi” nei quali anche il dolore e la sofferenza sono globalizzati e pertanto nei confronti dei popoli poveri del Terzo Mondo l’elemosina non basta piu’ ma occorre adempiere al dovere di giustizia nei loro confronti. E’ l’indicazione che il Papa ha rivolto oggi ai partecipanti all’assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie ricevuti insieme al cardinale Sepe. ”La speranza di cui siete araldi – ha detto loro il pontefice – e’ quella che nasce dalla morte e risurrezione di Cristo. per questo voi dovete avere una speciale considerazione per quei popoli del mondo dove il dolore e’ piu’ grande e la necessita’ piu’ acuta: le popolazioni del cosidetto Terzo Mondo. Il vostro impegno a fianco dei missionari del Vangelo, che predicano la solidarieta’ e l’amore e si sacrificano per la pace, giungendo a volte fino al dono della vita per l’amore di Cristo che li spinge”. Il papa ha definito gli operatori missionari ”i cirenei che aiutano il Salvatore a portare la sua croce in ogni persona che soffre e che muore. Voi siete a tutti gli effetti autentici missionari in un mondo ormai globalizzato, in cui la sofferenza per la verita’ e la giustizia oltrepassa ogni confine nazionale. Quando vi angustiate per le sofferenze di altri popoli e operate per alleviare il loro grande bisogno di soccorso, voi state pure operando per aiutare i vostri stessi popoli ad uscire dalle strettezze dell’egoismo, dal soffocamento dell’abbondanza e della vacuita’ dei comportamenti, alle volte indegni di esseri umani. Non si tratta semplicemente, come diceva il mio venerato predecessore Papa Pio XII, di fare elemosine, ma di adempiere ad un dovere insito nella nostra identita’ cristiana, quella di aiutare che e’ nel bisogno”


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