Non profit

Erogazioni, é stato l’anno dei record

Più 10% tra 2002 e 2003. Con performance di grande rilievo, come quella della Fondazione del Monte dei Paschi. Le destinazioni?

di Francesco Maggio

Scoppiano di salute. Le fondazioni di origine bancaria sono più che mai in forma. Hanno incrementato le erogazioni, accresciuto la redditività dei patrimoni, ampliato il raggio d?azione. E, visto che si è ormai definitivamente risolta, con la duplice sentenza della Corte Costituzionale del settembre 2003, la querelle che le opponeva al ministro dell?Economia, Tremonti, il loro futuro si profila sempre più roseo. Come, peraltro, già pronosticato dall?Acri, (l?associazione che ne raggruppa 88 su 89, non aderendo solo la Compagnia di Sanpaolo di Torino) un mese e mezzo fa in occasione della Giornata nazionale delle fondazioni, quando aveva annunciato che nel 2004 le erogazioni avrebbero superato, complessivamente, il miliardo e 100 milioni di euro (pari al 3% del patrimonio totale del sistema che ammonta a 37 miliardi di euro), 100 milioni in più rispetto all?anno precedente. A dirlo sono i consigli degli enti che si riuniscono in questi giorni per approvare i bilanci d?esercizio 2003. Bilanci solidi, ricchi di poste attive, che certificano ammontari crescenti di risorse destinati a scopi di pubblica utilità. Prendiamo, per esempio, i bilanci di quattro fondazioni di medio-grandi dimensioni. A cominciare da quello della Fondazione Cassa di risparmio di Torino (quasi 4 miliardi di euro di patrimonio netto a valori di mercato). Qui, i proventi ordinari hanno raggiunto quota 149,8 milioni di euro, il 28% in più rispetto all?anno precedente, grazie all?elevata redditività delle società partecipate (a cominciare da Unicredit) e da performance molto positive nella gestione delle risorse liquide. Questi fattori, unitamente a un?attenta politica di contenimento dei costi, hanno consentito di ottenere un avanzo di esercizio pari a 141,5 milioni di euro (+21% rispetto al 2002), e liberare risorse destinate all?attività istituzionale pari a 82,5 milioni di euro (di cui 75 milioni, l?11,8% in più rispetto al 2002, per interventi erogativi e 7,5 milioni destinati al fondo per il volontariato), così ripartiti: arte e cultura, 25,5 milioni; istruzione, 12 milioni; ricerca scientifica, 11,25 milioni; assistenza, 10,5 milioni; sviluppo del territorio, 9,75 milioni; sanità, 6 milioni. Un altro bilancio da record, il migliore della sua storia, è quello della Fondazione Monte dei Paschi di Siena (un patrimonio netto che sfiora i 5 miliardi di euro), che chiude il consuntivo 2003 con un avanzo di esercizio di 278 milioni. Con 145 milioni e 735 progetti finanziati, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha stabilito nel 2003-2004 il massimo storico nelle erogazioni, superando i 133 milioni dell?anno precedente. In totale, il valore degli interventi, comprese le quote di finanziamento, raggiunge i 361 milioni, destinati a sanità, infrastrutture, collegamenti viari, istruzione, assistenza. Da sottolineare, inoltre, che il 60% dei progetti finanziati ha una consistenza superiore ai 500mila euro e il 30% fra i 100mila e 500mila, a conferma della prevalenza di interventi di grande portata e con reale capacità di incidere sullo sviluppo del territorio. In testa alla classifica dei beneficiari c?è il Comune di Siena (29,3 milioni), seguito da Provincia (24,5), Università (9,2), Comune e Provincia di Grosseto (3,5), Asl di Siena (2,87), Diocesi di Siena (2,26). Più piccola delle Fondazioni Crt ed Mps, ma altrettanto in salute, è poi la Fondazione Cassa di risparmio di Genova (un patrimonio di 772 milioni di euro), anch?essa ?fresca? di approvazione del bilancio 2003, da cui emerge che durante lo scorso anno sono stati deliberati 545 interventi per un ammontare complessivo di 32 milioni di euro e un ammontare medio di 133mila euro. Per quanto riguarda i settori, la parte del leone è spettata all?arte e ai beni culturali (13,6 milioni di euro, pari al 42,29% delle erogazioni), seguiti da volontariato, filantropia e beneficenza (oltre 5 milioni, 15,7%); educazione, istruzione e formazione (3,8 milioni, 11,97 %); assistenza agli anziani (2,4 milioni, 7,5%). Infine, molto buoni sono anche i conti della Fondazione Cassa dei risparmi di Forlì: nel 2003, il rendimento del patrimonio (pari a quasi 316 milioni di euro) è stato del 5,39% e le erogazioni hanno superato gli 8 milioni di euro destinate, prevalentemente, alla conservazione dei beni culturali (21,63%), allo sviluppo economico del comprensorio (19,33%) e al settore sanitario (17,44%).


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