Volontariato

Celiachia: in Italia ne sono affetti in 40mila

Giovanni Gasbarrini, direttore dell'Istituto di medicina interna della Cattolica sostiene però che in troppi casi la malattia non viene diagnosticata

di Stefano Arduini

I 40 mila celiaci del nostro Paese sono solo la punta dell’iceberg. Se si stima che ne e’ colpita una persona ogni 100-120 nati, dovrebbero essere 400-500 mila gli italiani intolleranti al glutine. In troppi casi, dunque, questa malattia non e’ diagnosticata, sottolinea Giovanni Gasbarrini, direttore dell’Istituto di medicina interna della Cattolica di Roma, promotore del congresso ‘La malattia Celiaca in Italia’, in corso fino a domani nell’Aula Vito del Policlinico Gemelli a Roma. La mancata diagnosi incide pesantemente sulla qualita’ di vita dei pazienti, spesso sottoposti a cure costose e inutili per disturbi legati alla celiachia, come cefalee, problemi vascolari, osteoporosi, aborti ripetuti. Un semplice esame del sangue, invece, e’ il primo passo per lo screening di quest’intolleranza alimentare permanente. La diagnosi corretta e tempestiva, ricordano gli esperti, non solo potrebbe realizzare importanti risparmi per la sanita’ pubblica, ma anche evitare quel 8-10% di morti per le complicanze trombotiche, infettivologiche e tumorali. E’ oggi disponibile una nuova metodica diagnostica chiamata ‘double balloon endoscopy’, presentata durante il congresso. ”Oltre alla Cattolica – spiega Gasbarrini – solo altri tre centri dispongono in Europa di questo endoscopio, l’unico che permette di studiare l’intestino tenue in tutti i sei metri di lunghezza”.


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