Welfare

Esclusione Usa da Commissione Onu: interviene Amnesty

''Si e' venuto a creare un clima di ostilita' nei confronti degli Stati Uniti'', ha detto Daniele Scaglione (Presidente Amnesty Italia). "Su mine antiuomo e prezzi dei farmaci".

di Gabriella Meroni

Un gioco di convenienze, un gioco poco trasparente quello che ha portato all’esclusione degli Stati Uniti dalla Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. E’ l’interpretazione data all’Adnkronos dal presidente della sezione italiana di Amnesty International, Daniele Scaglione, che citando anche il quotidiano americano ”Washington Post”, parla anche di una campagna aggressiva da parte di Cina e Cuba nei confronti degli Usa, che fanno parte della Commissione di Ginevra sin dalla sua fondazione nel 1947. ”Si e’ venuto a creare un clima di ostilita’ nei confronti degli Stati Uniti”, ha detto Scaglione ricordando il risentimento causato dalla decisione dell’amministrazione americana di votare contro il Trattato che vieta le mine di terra, contro l’Istituzione di un Tribunale Penale Internazionale e contro la disponibilita’ dei farmaci anti-Aids per tutti. ‘ ‘Ma quello che sconcerta non e’ tanto l’esclusione – ha tenuto a sottolineare Scaglione – poiche’ negli organi dell’Onu vige il sistema della rotazione, ma soprattutto il fatto che non sia avvenuta in seguito ad un dialogo costruttivo ed aperto, come dovrebbe essere, ma attraverso un gioco di convenienze, ben poco pulito e franco”. Questo, secondo il presidente della sezione italiana di Amnesty non e’ certo un segnale positivo: ”Sarebbe stato bello se qualcuno in Commissione si fosse alzato ed avesse detto apertamente non vogliamo gli Stati Uniti perche’ predicano bene e razzolano male – ha proseguito – sembra proprio l’ennesimo trionfo delle diplomazie laterali, occulte”. Gli Stati Uniti sono stati esclusi dall’Ecosoc, il Consiglio economico e sociale dell’Onu, durante la votazione di ieri per il rinnovo della Commissione che avviene ogni tre anni. A rappresentare il Gruppo Occidentale – composto dai Paesi del Nordamerica, dell’Europa Occidentale e dell’Oceania – i 53 membri dell’Ecosoc hanno scelto Francia, con 52 voti, Austria, 41, e Svezia con 32.


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