Mondo

Iraq, Zapatero esclude un ritorno delle truppe

Il premier spagnolo considera ''piu' che improbabile, utopica'' una forza che agisca con il mandato Onu

di Stefano Arduini

Il premier spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero ha dichiarato al quotidiano New York Times che un futuro ritorno delle truppe spagnole in Iraq e’ da escludere, anche se il contingente fosse sotto l’autorita’ dell’Onu o della Nato. Secondo il premier spagnolo, le attuali circostanze fanno si’ che la creazione di una forza che agisca con il mandato Onu sia ”piu’ che improbabile, utopica”. Neanche la costituzione di un contingente internazionale, sotto comando Nato, sarebbe ‘un’alternativa fattibile”, secondo Zapatero. Nel caso in cui si verificasse un sensibile miglioramento della situazione, probabilmente le forze della Lega Araba potrebbero avere un ruolo nel trasferimento dei poteri, ha aggiunto il premier spagnolo. La Spagna, adesso, starebbe valutando altre opzioni, quali la possibilita’ di ampliare il contingente di 125 uomini presente in Afghanistan, o l’invio di truppe ad Haiti. Per quanto riguarda lo scadalo delle torture e dei maltrattamenti in Iraq, il capo dell’esecutivo spagnolo si e’ detto sorpreso e scandalizzato. In ogni caso, ha dichiarato Zapatero, ”Bush sapra’ cosa deve fare”. Zapatero ha inoltre espresso profonda fiducia nella possibilita’ di costruire uno stretto dialogo con il premier britannico, Tony Blair, da lui definito un ”buon democratico”.


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