Formazione

Premio Ilaria Alpi: 228 servizi in gara

A dominare questa decima edizione no è più l'Iraq ma i temi più prettamente sociali

di Gabriella Meroni

C’e’ voglia di inchiesta nel giornalismo italiano, almeno a giudicare dal numero dei partecipanti alla X edizione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi di Riccione. Ben 185 giornalisti da tutta Europa hanno presentato al premio 228 servizi dedicati alle tematiche sociali, di solidarieta’, giustizia e pace alle quali si ispira la manifestazione riccionese. A selezionare i servizi in gara, la giuria presieduta da Italo Moretti e composta dai giornalisti Ettore Mo, Luca Ajroldi, Alessandro Banfi, Claudio Brachino, Angela Buttiglione, Emilio Carelli, Antonio Di Bella, Roberto Fontolan, Giulio Giustiniani, Giovanna Lio, Mauro Mazza, Giovanni Mazzoni, Paolo Meucci, Clemente Mimun, Romano Tamberlich. Il nome dei vincitori sara’ resto noto sabato 5 giugno, in occasione della serata di premiazione che si terra’ al Palazzo del Turismo di Riccione. I servizi in concorso per l’edizione 2004 – anticipano i promotori – sono stati trasmessi dalle maggiori emittenti televisive. Guidano la classifica Rai, Mediaset e La 7, ma non mancano testimonianze della neonata Sky e di numerose testate satellitari, come Rai News 24, Rai Educational e Sat 2000. Significativa anche la risposta da parte delle Tv locali, in concorso con 60 servizi trasmessi da 30 emittenti territoriali di Sicilia, Lazio, Abruzzo, Liguria, Lombardia, Campania, Veneto ed Emilia-Romagna. 40 i partecipanti che rientrano nella categoria ‘giovane’, giornalisti al di sotto dei 32 anni. Otto le Scuole di Giornalismo italiane in concorso nella sezione a loro riservata. A differenza dell’edizione 2003 del Premio Ilaria Alpi, dove la guerra in Iraq aveva avuto un posto di rilievo, quest’anno le tematiche trattate dai partecipanti sono ampie: ad esempio, barboni e senzatetto, anziani, abusivismo edilizio, ambiente e smaltimento dei rifiuti, anoressia, handicap e barriere architettoniche, immigrazione, nomadi, precarieta’ del lavoro, diritto alla salute. Albania, Ucraina, Brasile, Irlanda del Nord, Iran, Africa, Iraq, Bangladesh, Argentina, oltre all’Italia, sono gli scenari dei vari servizi e reportage. Riuscita la partecipazione anche alle due nuove sezioni: 18 partecipanti al Premio Europa (riservato a giornalisti europei) e 15 al Premio Produzione, sezione nata per sostenere il lavoro dei freelance e delle produzioni indipendenti. A fianco dei 160 giornalisti partecipanti ci sono anche 15 operatori cinetelevisivi, che hanno partecipato alla sezione del premio dedicata a Miran Hrovatin, l’operatore ucciso nel 1994 a Mogadiscio insieme ad Ilaria Alpi. Il migliore sara’ scelto dalla giuria formata da Stefano Paolillo e Gianfranco Rados.


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