Cultura

Ogm: scoperti nelle Marche semi di mais gm

La magistratura ha disposto il sequestro del lotto e del terreno seminato. Il provvedimento potrebbe essere esteso ad altre zone della penisola

di Francesco Agresti

Un intera partita di mais del Consorzio Agrario di Fano (Pu) DK 440 è risultata positiva ai controlli effettuati dall’Istituto zooprofilattico di Fermo sui prodotti geneticamente modificati. Il mais proviene dalla società Asgrow, (Monsanto), ed è già stato seminato nel territorio del comune di Fano e venduto in altre zone d’Italia. La magistratura ha posto sotto sequestro il mais del Consorzio di Fano e i terreni di un’azienda agricola dove era già stato seminato, ma è prevedibile che il provvedimento sarà esteso ad altre zone d’Italia. ?Monsanto?, sottolinea Marco Moruzzi, responsabile nazionale agricoltura dei Verdi, ?aveva pubblicizzato all’inizio dell’anno di non commercializzare in Italia sementi geneticamente modificate e che i propri semi sarebbero stati tutti conformi alle disposizioni italiane che prescrivono la vendita di sementi solo in presenza di certificazioni che attestano l’assenza di ogm?. ?La vendita di sementi ogm costituisce frode in commercio ed è penalmente perseguibile?, prosegue Moruzzi, “come se non bastassero le continue importazioni di soia e mais ogm destinate alla zootecnia ed all’industria alimentare che vengono sbarcate quotidianamente nei porti italiani da navi provenienti da Stati Uniti, Argentina, Canada, e Cina (che coltivano quasi il 100% di questi prodotti), la contaminazione dell’agricoltura italiana attraverso i semi costituisce un’aggressione subdola verso il nostro Paese. Si vogliono imporre prodotti per i quali la ricerca scientifica indipendente dimostra che le piante geneticamente modificate non possono essere considerate equivalenti a quelle naturali e confermano i rischi per la salute pubblica e l’ambiente”.


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