Mondo
Tiia Cref contro Google
Il grande fondo pensione americano prende di mira il collocamento in Borsa di Google, accusandola di avere una corporate governance poco trasparente
Il fondo pensioni degli insegnanti dello Stato di New York, uno dei più influenti del paese con un capitale gestito pari a 300 miliardi di dollari, va all?attacco di Google e del piano di corporate governance stilato dai suoi fondatori in occasione del collocamento dell’azienda in Borsa. Secondo i vertici del fondo Tiia-Cref, la decisione di Sergey Brin e Larry Page di dividere i titoli di Google in due classi – la A, che conferisce un solo diritto di voto, e la B che conferisce dieci diritti di voto per azione – appare sbilanciata a favore dei due fondatori i quali, detenendo il pieno controllo della società, darebbero vita ad una governance poco indipendente e in aperto contrasto con le richieste di maggiore trasparenza ed equidistanza avanzate dagli investitori e dai regolatori americani dopo gli scandali abbattutisi sull’economia statunitense negli ultimi anni. Al fine di controbilanciare quelle che il Tiia-Cref chiama ”deficienze nella governance”, il fondo ha chiesto che venga applicato ”uno sconto” sul prezzo delle azioni di Google il quale – per scelta della stessa Google – verrà determinato attraverso un?asta online, via telefono e via fax, dai cittadini intenzionati ad acquistare i titoli del motore di ricerca su Internet. Google – che ha annunciato alla Sec l?intenzione di entrare in Borsa solo la scorsa settimana – conta di raccogliere dall?offerta pubblica iniziale 2,7 miliardi di dollari. La mossa del fondo pensionistico newyorchese potrebbe essere la prima di tante altre compiute da investitori istituzionali i quali appaiono spiazzati dalla scelta di Brin e Page di lanciare un ?collocamento democratico? in aperta rottura con la tradizione di Wall Street
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