Volontariato

Romania: rapporto choc sui manicomi

Lo ha reso noto oggi a Bruxelles Amnesty International. Grave situazione dei diritti umani: anche trasferimenti impropri dagli orfanotrofi

di Benedetta Verrini

In un rapporto reso noto oggi a Bruxelles, Amnesty International ha puntato i riflettori sulla situazione dei diritti umani negli ospedali psichiatrici della Romania, paese candidato ad accedere all?Unione europea nella prossima fase di allargamento. L?organizzazione per i diritti umani chiede all?Unione europea di garantire che i finanziamenti concessi nel periodo che precedera? l?ingresso della Romania siano utilizzati in modo tale da garantire il pieno rispetto dei diritti delle persone affette da problemi di salute mentale e da disabilita? intellettiva. Il rapporto di Amnesty International, basato su ricerche condotte sul campo, denuncia l?ampio spettro di violazioni dei diritti umani riscontrate negli ospedali psichiatrici della Romania, i cui pazienti sono tenuti in ?condizioni deplorevoli?. La recente tragica morte di 18 persone nell?ospedale psichiatrico di Polana Mare, per lo piu? a causa di malnutrizione e ipotermia, non rappresenta affatto un?eccezione. Secondo Amnesty, le pratiche del trattamento psichiatrico coatto o del ricovero ospedaliero per ragioni non di natura sanitaria, costituiscono una forma di detenzione arbitraria e negano il diritto a un processo equo. ?Chiediamo al governo di Bucarest di agire con la massima urgenza per proteggere la vita, la dignita? e il benessere di tutte le persone che si trovano negli ospedali psichiatrici del paese e di promuovere una riforma generale ed efficace dei servizi di salute mentale? ? ha dichiarato Irene Khan, Segretaria Generale di Amnesty International. ?Contemporaneamente, chiediamo all?Unione europea di garantire che le risorse che potranno essere messe a disposizione della Romania, in quanto Stato candidato all?ingresso, per migliorare queste strutture, siano utilizzate nel pieno rispetto dei diritti delle persone affette da problemi di salute mentale e da disabilita? intellettiva, compreso il diritto a essere assistiti e curati, per quanto possibile, all?interno della propria comunita? di residenza?. Rispetto al processo avviato dall?Unione europea per ridurre il numero dei bambini che si trovano in istituti statali, Amnesty ha sottolineato che Bruxelles non e? stata in grado di affrontare il problema dei molti giovani che, a seguito della chiusura degli istituti in cui erano ospitati, sono stati trasferiti, in modo del tutto inappropriato, in ospedali psichiatrici dove rischiano di languire per il resto della loro vita. L?Unione europea sta finanziando un programma per reinserire nelle proprie comunita? persone con disabilita? intellettiva che si trovano attualmente in strutture gestite dalla ?Autorita? nazionale per le persone affette da handicap?. L?Unione europea, pertanto, deve garantire che tutte le persone inappropriatamente tenute negli ospedali psichiatrici siano inserite nel programma, affinche? non vengano nuovamente sottoposte a controllo e ricovero.


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