Mondo

Iraq: Frattini, la CRI non se ne andr

Il ministro così commenta alcune notizie riportate oggi dalla stampa

di Gabriella Meroni

”Le dichiarazioni dell’avvocato Scelli riguardano il suo ruolo di commissario della Croce Rossa Italiana non la Croce Rossa Italiana stessa”. E’ questa la precisazione fatta oggi dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo in una conferenza stampa a Milano a chi gli chiedeva un commento sull’annuncio fatto ieri dal commissario straordinario Scelli sulla fine della sua permanenza in Iraq senza un imminente esito positivo della questione degli ostaggi italiani. ”La Croce Rossa Italiana ha lavorato e sta lavorando in modo encomiabile in una posizione di estrema delicatezza ed ha dimostrato coraggio quando piu’ volte ha contribuito al cordone umanitario per entrare nella citta’ di Falluja tenuta sotto assedio”, ha sottolineato Frattini. ”La Croce Rossa come istituzione contribuira’ e continuera’ a contribuire in Iraq anche perche’ la sua attivita’ e’ grandemente apprezzata dalla popolazione irachena e viene incontro a bisogni realmente primari”. ”Una cosa e’ la presenza fisica di Scelli, altra e’ la posizione della Croce Rossa Italiana”, ha concluso il ministro.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA