Formazione

Il volontario tipo? Lavoratore e over 40

Ancora marginale il ruolo dei giovani e degli anziani. Lo rivela un'indagine dell'Anteas l' associazione nazionale terza eta' attiva per la solidarieta'

di Redazione

Un ultraquarantenne inserito nel mondo del lavoro, e’ questo l’ identikit del volontario-tipo, emerso nel convegno nazionale Anteas, l’ associazione nazionale terza eta’ attiva per la solidarieta’. In un volontariato adulto e maturo spicca la partecipazione marginale dei giovani e degli anziani. Questi ultimi ”rappresentano solo il 5,5% dei volontari continuativi – spiega Renato Frisanco, responsabile studi e ricerche Fivol (Fondazione italiana per il volontariato) – mentre e’ probabile che essi vadano a gonfiare la statistica dei volontari occasionali, disponibili a dare del tempo piu’ sporadicamente, ovvero in occasione di eventi significativi e promozionali dell’ attivita’ dell’ associazione”. Il quadro che e’ emerso dal convegno vede gli anziani operare soprattutto nei settori del Welfare, quello socio-assistenziale e sanitario, nel sostegno alla persona e nella tutela e promozione dei diritti. Al contrario, nel soccorso in caso di calamita’ e nell’ informazione e sensibilizzazione dell’ opinione pubblica su temi e problemi della vita sociale, risultano meno idonei dei giovani. Ma anche se l’anziano rappresenta una risorsa limitata nel mondo del volontariato le scuole fanno tesoro dell’esperienza e del contribuito di chi ha i capelli bianchi. ”Le scuole – dichiara Sergio Cametti, responsabile dell’associazione volontari Televita – richiedono continuamente l’ intervento degli anziani come memoria storica per capire la vita”.


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