Famiglia

Marche: 1 milione di euro per sostegno a famiglie

E' stato rifinanziato il progetto "Servizi di sollievo" della Regione Marche, un sistema di servizi integrati per favorire l'inclusione sociale di soggetti con disagio mentale

di Paolo Manzo

”Aiutare le famiglie di persone affette da disturbi mentali”. E’ la finalita’ del progetto ‘Servizi di sollievo’ della Regione Marche, un sistema di servizi integrati per favorire l’inclusione sociale di soggetti con disagio mentale, attivato nel 2001 in tutti e 24 ambiti territoriali sociali della regione, con il coordinamento delle Province e il coinvolgimento delle zone territoriali Asl, che e’ stato rifinanziato con un milione di euro, fondo questo destinato alle Province e che dovra’ essere ripartito tra i Comuni, i quali ”potranno proseguire la realizzazione e ampliare i progetti relativi ai Servizi di sollievo”. Progetti che riguardano, specifica una nota della Regione Marche, la creazione e il proseguimento di punti di ascolto, il sostegno domiciliare, i centri diurni, gli inserimenti lavorativi, la residenzialita’ temporanea, i gruppi di auto aiuto tra le famiglie, percorsi formativi e attivita’ ricreative. ”Nati come sperimentazione tre anni fa -ha commentato l’assessore alle Politiche sociali della Regione Marche, Marcello Secchiaroli- i ‘Servizi di sollievo’ sono diventati un punto di riferimento per le famiglie che vivono questo grave problema e che hanno manifestato l’apprezzamento per la qualita’ dei servizi e l’esigenza, quindi, di ripetere un’esperienza piu’ che positiva”. ”Un altro buon esempio di integrazione socio-sanitaria -ha sottolineato Secchiaroli- che desidereremmo arricchire con ulteriori risorse del Fondo sociale nazionale, quando finalmente il governo nazionale smettera’ di giocare con le legittime aspettative delle famiglie e decidera’ di svelare il ‘segreto’ dell’assegnazione dei fondi alle Regioni, permettendo cosi’ ai Comuni di dare continuita’ a servizi ormai essenziali”. ”Da sfida innovativa e’ diventato -ha aggiunto Secchiaroli- un sistema virtuoso che ha consentito di creare una rete efficiente e capillare di servizi, perche’ sono stati coinvolti tutti i soggetti pubblici e privati che si sono confrontati in tavoli di concertazione e hanno contribuito alla riuscita con le proprie risorse, economiche si’, ma anche di competenze personali, professionali, di valori d’esperienza delle famiglie, per ottimizzare l’offerta dei servizi. Forti di questo, sara’ auspicabile coinvolgere altri attori del territorio, come le scuole, le organizzazioni di turismo sociale e culturali, i centri sociali”.


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