Accesso al credito
Accordo tra Cna e Banca Etica per finanziare nuove opere cinematografiche
Rinnovata sino al 2025 la collaborazione tra l'istituto di credito e la Confederazione dell'artigianato per favorire le piccole e medie imprese del cinema e del settore audiovisivo. Previste condizioni favorevoli e la cessione del Tax credit cinematografico
di Redazione
Una buona finanza per generare la bellezza di nuove opere cinematografiche e supportare il lavoro di decine di imprese indipendenti e di eccellenza. Nasce da questo obiettivo comune l’accordo tra Banca Etica – prima e unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica – e Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa – Cna, che rinnovano e rafforzano per il 2024 e il 2025 l’accordo quadro sottoscritto nel 2022 per favorire l’accesso al credito alle imprese del cinema e del settore audiovisivo. Al centro della collaborazione c’è il sostegno alle attività dei piccoli produttori indipendenti con linee di credito ad hoc, l’applicazione di condizioni favorevoli e l’impiego dello strumento della cessione del Tax credit cinematografico.
È anche grazie alla convenzione tra Banca Etica e Cna che l’arte e la comunicazione per il grande schermo hanno potuto regalare nuove pellicole di primo livello agli spettatori in sala, come due importanti lavori realizzati da registi quali Daniele Vicari e Mimmo Calopresti. A supporto del loro lavoro, e delle rispettive case di produzione, Fabrique Entertainment e Quality Film, sono stati infatti distribuiti un documentario sulla musica rivoluzionaria del sassofonista nigeriano Fela Kuti (“Il mio Dio vivente”, Premio internazionale Cinearti “La Chioma di Berenice”) e uno dedicato al genio creativo di Gianni Versace (“L’imperatore dei sogni”), entrambi presentati nei festival del cinema più importanti. Due tra le molte opere portate sullo schermo grazie al Tax Credit e a decine di operazioni finalizzate a promuovere le piccole e medie imprese della produzione indipendente dell’audiovisivo in Italia.
La decisione di Banca Etica e Cna di proseguire congiuntamente segue l’ampio apprezzamento manifestato dalle imprese del settore rispetto ai primi due anni di applicazione della convenzione, che ha saputo ben intercettare una esigenza che nel mercato bancario non trovava risposta, come testimonia il collocamento pressoché integrale del plafond a disposizione nel biennio trascorso per le operazioni in convenzione (quasi 2,8 milioni di euro per l’acquisto del Tax Credit). Ma non è tutto. Perché, per migliorare ulteriormente l’offerta dello strumento, venendo incontro al bisogno delle organizzazioni dell’audiovisivo aderenti a Cna di pianificare le produzioni e la possibilità di calcolare nel budget l’eventuale cessione del Tax Credit, l’accordo rinnovato prevede un deciso aumento del plafond riservato al Tax Credit (2,5 milioni di euro complessivi per il 2024 e altrettanti per il 2025), con condizioni di finanziamento rese ulteriormente vantaggiose (tra il 2022 e il 2024 quasi cinque milioni di euro di impieghi sono stati concessi dalle filiali italiane di Banca Etica nell’ambito di queste iniziative). Inoltre, dall’autunno 2024 si aggiungerà la possibilità di accedere alle risorse con garanzie di fondi europei istituzionali dedicate alle imprese della cultura e della creatività.
Per sviluppare la conoscenza della convenzione sui territori, Banca Etica e Cna stanno pianificando la realizzazione di momenti formativi e informativi, soprattutto nelle aree a maggior concentrazione di imprese del comparto cinematografico e audiovisivo associate alla Confederazione.
«Attraverso questo accordo, Banca Etica risponde al bisogno delle numerose imprese indipendenti che lavorano nel settore del cinema e dell’audiovisivo, che rappresentano un valore riconosciuto dell’Italia nel mondo», sottolinea il direttore generale di Banca Etica, Nazzareno Gabrielli. «Unire il supporto alle produzioni creative con i principi e le logiche di credito della finanza etica costituisce, nel nostro pensiero, un elemento di miglioramento del sistema, un contributo concreto generatore di impatti ambientali, sociali e culturali positivi per la collettività».
«L’accordo per il prolungamento della convenzione con Banca Etica riflette i positivi risultati della collaborazione attivata in particolare per il settore dell’audiovisivo, che permette alle nostre imprese di avere a disposizione interessanti strumenti finanziari dedicati», ricorda invece Otello Gregorini, segretario generale di Cna. «L’impegno condiviso è di individuare ulteriori offerte di servizi volti a supportare le esigenze di artigiani e piccole imprese, per favorirne la valorizzazione e riconoscerne la funzione sociale».
Credit: foto di Jake Hills su Unsplash
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