Cultura
Ogm: tutti contro autorizzazione Ue a mais Bt11
Coldiretti, Vas e Greenpeace protestano
di Paul Ricard
Comunicato Coldiretti
Grazie all’obbligo di etichettatura di tutti gli alimenti contenenti organismi geneticamente modificati (Ogm) per i cibi biotech in Europa ”siamo di fronte a un insuccesso annunciato che scoraggera’ comunque gli operatori a proporli sul mercato, nonostante le incomprensibili incertezze a livello istituzionale e il sorprendente voto favorevole dell’Italia”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Ue a Lussemburgo che non e’ riuscito a pronunciarsi ne’ in favore ne’ contro il via libera all’importazione in Europa del mais transgenico dolce BT11. La divisione che si e’ verificata all’interno del Consiglio dei Ministri Agricoli – sostiene la Coldiretti – ”deve spingere la Commissione a scegliere la strada della precauzione a tutela delle imprese e dei cittadini”. Del resto, secondo l’organizzazione, e’ inutile perdere tempo nella concessione di una autorizzazione ”destinata ad essere bocciata dal mercato, come peraltro e’ avvenuto recentemente in Gran Bretagna dove la Bayer ha deciso di ritirare la richiesta di commercializzazione di una variet? di mais transgenico che aveva gia’ ottenuto l’autorizzazione del governo perche’ consapevole che non avrebbe avuto successo sul mercato”. Ma qualunque sia la decisione che assumera’ la Commissione Europea, ricorda l’organizzazione, resta il fatto che in Italia rimane il divieto di coltivazione e che in ogni caso tutti gli alimenti che contengono solo prodotti agricoli di provenienza nazionale garantiscono l’assenza di organismi geneticamente modificati.
Comunicato Vas
”Il ministro Alemanno chiarisca questo brutto pasticcio, smentendo l’operato del proprio sottosegretario” che, ”avrebbe votato a favore” del mais transgenico BT11, ”in luogo di pronunciare un voto concordato di astensione”. A chiederlo e’ l’associazione Verdi ambiente societa’ (Vas) a proposito del voto di oggi in sede di consiglio dei ministri agricoli Ue sull’autorizzazione alla commercializzazione del mais BT11. ”Il destino del mercato dei popcorn e’ dunque ora nelle mani della Commissione Ue – ha dichiarato il vicepresidente del Vas, Ivan Verga – che, mi auguro, avra’ il buon senso di rigettare una autorizzazione che, notoriamente, non e’ affatto gradita ai cittadini, alla gran parte dell’industria agroalimentare e alle grandi catene di distribuzione”. In attesa dunque di sapere se la Commissione ”sta dalla parte dell’opinione pubblica o della lobby delle multinazionali del biotech – ha aggiunto Verga – le prossime ore saranno utili per far luce sul voto espresso dall’Italia al Consiglio Ue”. Il Vas ricorda in ogni caso che il mais BT11 in Italia non sara’ commercializzato: ”E’ infatti uno dei quattro mais geneticamente modificati di cui l’associazione ottenne il divieto alla commercializzazione in Italia, con il Dcpm del 4 agosto 2000”.
Comunicato Greenpace
Greenpeace denuncia l?irresponsabile decisione del Consiglio dei ministri europei dell?Agricoltura, che si è tenuto oggi a Lussemburgo, che non blocca l?approvazione alla commercializzazione del mais Bt-11, una varietà geneticamente modificata dalla multinazionale svizzera Syngenta.
Sebbene i ministri non abbiamo approvato il mais Ogm, la mancanza di una maggioranza qualificata lascia la decisione alla Commissione, che ne aveva già proposto la commercializzazione e sarebbe il primo Ogm autorizzato, dopo la caduta della moratoria stabilita nel 1998.
La Spagna che, nella precedente votazione di dicembre, aveva votato a favore, oggi si è astenuta, ma a sorpresa l?Italia ha votato a favore: ?Non vorremmo trovarci di fronte ad un cambio di rotta della nostra politica. Quello che è accaduto oggi è molto grave e può segnare un punto di non ritorno per la biosicurezza e la tutela dei consumatori. I cittadini non possono fare da cavie per gli esperimenti di qualche multinazionale?, commenta Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace. L?associazione ambientalista sottolinea come i consumatori italiani ed europei abbiano già espresso la loro opposizione agli Ogm e non vogliono vedere il mais Bt 11 sugli scaffali dei supermercati. La Commissione Europea ha una lunga lista di Ogm che gli Stati Membri dovranno esaminare e per 13 di questi si chiede la coltivazione:
?Ci auguriamo che il voltafaccia compiuto oggi dal dicastero del ministro Alemanno non si ripeta nelle prossime settimane quando si voterà per evitare la contaminazione delle sementi o per dare il via alla coltivazione di nuove varietà Ogm?, afferma Ferrario.
Greenpeace critica le regole per le valutazioni sugli Ogm, che non sono migliorate dopo la creazione dell?Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, ora competente in materia al posto del precedente Comitato Scientifico.
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