Mondo

Iraq: le richieste dei carcerieri

Con un video e un comunicato trasmessi dalla tv araba al Arabiya si fanno vivi i carcerieri degli ostaggi italiani in Iraq. Le ong: non cedere ai ricatti

di Paul Ricard

Il comunicato che appare inquadrato nel video con i tre ostaggi italiani e mandato in onda dalla tv araba al Arabiya reca la data del 25 aprile. Non e’ chiaro se l’inizio dell’ultimatum di cinque giorni, dato dai sequestratori per non uccidere i tre italiani, scatti dalla data impressa nel comunicato o dalla messa in onda del video oggi. ”Italiani organizzate nella capitale manifestazioni pro-iraq, o li ammazziamo … Vi concediamo cinque giorni, scaduti i quali li uccideremo senza indugio e senza altri avvertimenti”. Così nel nuovo video con le immagini dei tre ostaggi italiani trasmesso dalla tv araba al Arabiya, di Dubai, i rapitori minacciano l’uccisione di Maurizio Agliana, Salvatore Stefio e Umberto Cupertino. ”Se entro cinque giorni il popolo italiano non manifestera’ la volonta’ di andarsene dall’Iraq”. La cassetta video con gli ostaggi italiani e’ stata consegnata alla redazione di al Arabiya a Bagdad. Le Richieste dei carcerieri. ”Vi assicuriamo che daremo prova di buona fede e li libereremo – dice il messaggio diretto dai sequestratori al popolo italiano – se simpatizzerete con la nostra causa, ci mostrerete la vostra solidarieta’ e respingerete pubblicamente la politica del vostro primo ministro, inscenando una grande manifestazione nella vostra capitale per protestare contro la guerra”. L’ultimatum. ”Vi concediamo cinque giorni, scaduti i quali li uccideremo senza indugio e senza altri avvertimenti”. Il comunicato che appare inquadrato nel video con i tre ostaggi italiani e mandato in onda dalla tv araba al Arabiya reca la data del 25 aprile. Non e’ chiaro se l’inizio dell’ultimatum di cinque giorni, dato dai sequestratori per non uccidere i tre italiani, scatti dalla data impressa nel comunicato o, piu’ probabilmente, dalla messa in onda del video oggi. L’accusa: ”Sono spie” . ”Li abbiamo presi perche’ facevano spionaggio”. E’ spiegato cosi’ in un comunicato letto dall’annunciatrice di Al Arabiya e nella striscia che scorre alla base del video. Così Savatore Stefio. Nel video messaggio trasmesso da al Arabiya, Salvatore Stefio, parla direttamente alla telecamera che lo sta riprendendo. Della sua dichiarazione si colgono soltanto poche parole:”…ogni richiesta per migliorare la nostra permanenza qui da loro”. Le Ong. ”Non si puo’ accettare nessuna intimidazione da un gruppo di terroristi”: e’ netta la reazione di Sergio Marelli, presidente dell’ Associazione delle ong, alla notizia dell’ ultimatum dei sequestratori iracheni per il rilascio dei tre ostaggi italiani. ”Il popolo italiano ha gia’ manifestato piu’ volte in piazza in favore della pace e contro l’ intervento in Iraq, ben prima di questo assurdo ricatto – afferma Marelli – ma la responsabilita’ di liberare gli ostaggi non e’ del movimento pacifista bensi’ del governo italiano, a maggior ragione perche’ ha deciso di avventurarsi in questa strada senza ritorno che e’ la guerra in Iraq”. Quindi nessuna manifestazione di piazza? ”No, in questo momento non sarebbe accettabile, significherebbe cedere a un ricatto che tra l’ altro viene da una fonte illegittima”. La notizia comunque ha gia’ spinto le associazioni della ‘galassia’ pacifista a frenetiche consultazioni. Proprio domani, tra l’ altro – ma Marelli precisa che l’ appuntamento era stato fissato da tempo – Associazione delle ong, Forum del terzo settore e Tavola della pace incontreranno i leader della Lista unitaria: inutile precisare che, visti gli sviluppi della cronaca, si parlera’ della vicenda degli ostaggi.


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