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Allattamento al seno. Ecco chi lo difende

Prosegue il dibattito sul costo del latte artificiale in Italia.

di Antonietta Nembri

Ho seguito il dibattito sul costo del latte artificiale. Il problema non mi riguarda direttamente, ma sono molto preoccupata per mia nuora. Lei e mio figlio non hanno un reddito elevato, anzi qualche volta li dobbiamo ancora aiutare. Adesso stanno per avere un bambino e se i costi sono così alti non so come mia nuora farà ad allattarlo. Se chiamassi dei parenti in Germania potrei farmi mandare diverse confezioni, là costano meno.

Silvana T. (email)

In queste settimane l?allattamento artificiale e il suo costo eccessivo in Italia è stato al centro dell?attenzione. Anche sulle pagine di Vita se ne è parlato a partire dalla risposta del nostro esperto Christian Carosi a una mamma che, costretta all?allattamento artificiale, si era accorta del costo eccessivo dei prodotti in vendita in Italia. Costo eccessivo che a fine marzo è stato denunciato anche dal ministro Sirchia e da diverse associazioni di consumatori. In quasi tutti i Paesi d?Europa una confezione di latte in polvere (900 grammi) si aggira intorno ai 16 euro, con poche differenze in centesimi tra Bonn, Parigi, Londra o Madrid. In Italia invece lo stesso latte costa oltre i 30 euro in farmacia e qualche euro in meno al supermercato. Perché? Per la Nestlé il fatto è che in Italia si allatta molto più al seno e quindi c?è scarsità di mercato. Teoria sul caro biberon facilmente smentita dall?Acp – Associazione culturale pediatri (vedi l?articolo di Ida Cappiello Quali costi fanno lievitare il biberon. Il latte é caro perché…) che ha ricordato, dati alla mano, che in Italia, come nel resto d?Europa, la media di mamme che allattano al seno al quarto mese è del 35%. Una lunga premessa per arrivare a dare una risposta alla nostra lettrice che dà per scontato il fatto che sua nuora non possa allattare al seno. Il fatto è che, come è stato sottolineato oltre che dall?Acp, anche dal Movimento allattamento materno italiano e dalla stessa Lega dei consumatori Acli Toscana, molte donne non allattano non perché non possano fisiologicamente, ma perché non ottengono un adeguato sostegno da parte di operatori preparati e competenti. Sull?allattamento al seno, rivela un recente sondaggio dell?Istituto superiore di sanità, esistono pregiudizi estetici, informazioni scorrette e insufficiente attenzione e promozione da parte delle strutture ospedaliere. L?allattamento naturale è tra i punti che caratterizzano il decalogo degli Ospedali amici dei bambini. In Italia sono sette quelli che hanno aderito (Bassano del Grappa, Bressanone, Montepulciano, Soave, Vipiteno, e una casa di cura privata di Bari, La Madonnina) e in Veneto è nata la prima rete italiana degli Ospedali amici dei bambini. A Silvana possiamo consigliare di incoraggiare la nuora ad allattare al seno, pratica che non solo fa bene al bambino, ma anche alla mamma, con anche positive ricadute a livello psicologico. Inoltre può rivolgersi a Sos allattamento della Lega Consumatori Acli Toscana (info@legaconsumatoritoscana.it). Il punto In Italia, il latte artificiale per la prima infanzia è il più caro d?Europa. E in più manca una vera cultura dell?allattamento al seno. Sono solo sette gli Ospedali amici dei bambini che si impegnano a sostenere questa pratica. Intanto, la Lega consumatori Acli Toscana offre un servizio Sos.

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