Un nuovo mais ogm potrebbe ottenere l’ok dei ministri Ue

Greenpeace annuncia che oggi i ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea si riuniranno nel Lussemburgo per discutere dell’autorizzazione alla commercializzazione del mais Bt-11, una varietà geneticamente modificata dalla multinazionale svizzera Syngenta. “E’ necessario che si opponga una maggioranza qualificata dei ministri, altrimenti la Commissione autorizzerà questo mais nonostante le conoscenze inadeguate che permangono sull’utilizzo degli Ogm” spiega Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace, spiegando che l’autorità per la biosicurezza francese, quella belga e l’agenzia per l’ambiente austriaca hanno già espresso la loro opposizione all’autorizzazione di questo mais Ogm. In un nuovo rapporto, Greenpeace critica le valutazioni sugli Ogm condotte finora dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, nonostante la mancanza di dati essenziali e nella consapevolezza di errori tecnici nel trasferimento di sequenze di genoma riscontrate sull’olio di colza GT73 e il mais NK603. A queste inadeguatezze fa eco un’inchiesta di “Le Monde” pubblicata venerdì, grazie a documenti confidenziali ottenuti dalla Commissione francese per la bioingegneria, che autorizza in quel paese gli Ogm. Sono apparse anomalie nei ratti nutriti con mais Monsanto MON 863, autorizzato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare. Nel commento scientifico sul mais MON 863 inviato da Greenpeace agli Stati Membri a maggio scorso, veniva segnalata alle autorità competenti la mancanza di una rigorosa valutazione della tossicità e significative differenze sulla composizione degli elementi biochimici delle piante. Inoltre, le sequenze di genoma trasferite mostrano cambi indesiderati nella struttura che potrebbero causare effetti biologici collaterali a vari livelli. Il nuovo rapporto di Greenpeace “The EFSA : Failing Consumers and the Environment” weblog.greenpeace.org/ge/archives/ESFA.pdf www.greenpeace.it/ogm