Politica

Gianchetti alle Cinque Terre

Giro d’Italia.

di Paolo Massobrio

Che le Cinque Terre fossero una meraviglia è risaputo, ma che il periodo di maggiore frequenza dei turisti sia la primavera è una novità. Comunque fa sempre impressione scendere col treno e ritrovarvi in questi luoghi preservati dall?attaccamento dell?uomo alla propria terra. Il punto più bello per soggiornare, avendo a disposizione l?alternativa dell?auto o del treno, è sicuramente a Levanto, quell?hotel La Giada del Mesco che si affaccia sul golfo e sembra sospeso tra la terra e il cielo. Più che un hotel è un?accogliente casa, con tanti spazi di ritrovo e calore. Da lì si può scegliere se raggiungere le Cinque Terre a piedi, tra i sentieri che si snodano dal Mesco, oppure accettare il servizio di navetta (efficientissimo) messo a disposizione dal personale. Se salite in auto, non abbiate dubbi e dirigetevi a Castelnuovo Magra alla trattoria da Armanda, dove toccherete il cielo con un dito con la frittata di gianchetti, i ravioli di ricotta, la trippa in umido, l?agnello coi carciofi. Se avete optato per le Cinque Terre, sappiate che Manarola è un museo vivente di tenacia umana. E lì capisci cosa può desiderare per sé un uomo in un paese, quasi come diceva La Pira: “Un luogo dove c?è terreno per lavorare, una piazza per parlare, una chiesa per pregare”. Manarola ha riservato ampio spazio alla piazza della chiesa, il resto sono carrugi piccolissimi, casette colorate di quel pastello tenue, terrazzamenti eroici dove nasce l?albarola, uva base dello Sciacchetrà e dei bianchi di queste terre. Qui dovete andare da Billy, trattoria per pochi, solo una dozzina di coperti, ispirata alla semplicità e al buon pesce. Mangerete i polpetti in umido e la pasta fresca appena tirata, guardando i terrazzamenti di fronte a voi e bevendo quel bianco di Forlini e Cappellini che è la fine del mondo. A Monterosso ci è piaciuto andare a curiosare all?Enoteca Ciak La lampara che ha pure un ristorante dove il pesce fresco è ben visibile dalla cucina. Se poi, fuori dalle Cinque Terre, scendete a Bonassola, bijoux tranquillo e riposante, sappiate che la miglior focaccia la fanno da Cinzia (ma che buona anche la farinata!), mentre a Levanto, tra le tante enoteche che imperversano e che vi possono fare perdere la testa, ci è piaciuta la scelta colta del giovane titolare dell?Enoteca Vinum, mentre la mescita con gli stuzzichini è appannaggio di Le tumelline. La scheda Paolo Massobrio vi invita qui. Da Cinzia, Bonassola (SP) tel. 0187.673532 Da Armanda, Castelnuovo Magra (SP) tel. 0187.674410 Enoteca Vinum, Levanto (SP) tel. 0187.800141 Da Billy, Manarola (SP) tel. 0187.920628 Enoteca Ciak, Monterosso al Mare (SP) tel. 0187.817014


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