Statistiche: per Banca mondiale povertà dimezzata in 20 anni

La poverta’ mondiale si e’ praticamente dimezzata negli ultimi vent’anni, ma la situazione globale continua a mostrare forti diseguaglianze tra i diversi paesi, perche’ non tutti riescono a godere dei benefici della crescita economica. L’analisi diffusa oggi dalla Banca Mondiale rileva che la fetta di persone che vivono in estrema poverta’, con meno di un dollaro al giorno, e’ scesa dal 40% del 1981 al 21% del 2001 della popolazione mondiale. Ma se la rapida corsa dell’economia nell’Est e nel Sud dell’Asia ha tirato 400 milioni di persone fuori dall’indigenza, la porzione dei nullatenenti e’ cresciuta, o diminuita solo di poco, in molti paesi dell’Africa, dell’America Latina, dell’Europa dell’Est e dell’Asia Centrale. In termini assoluti, le statistiche della Banca Mondiale mostrano una diminuzione del numero di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno in tutti i paesi in via di sviluppo, dagli 1,5 miliardi del 1981 agli 1,1 miliardi del 2001. Il Pil pro capite in tutti questi paesi, del resto, e’ cresciuto del 30% negli ultimi 20 anni. Una storia di successo e’ quella dell’Asia orientale, dove il Prodotto pro capite e’ triplicato, con una crescita media annuale del 6,4%, la fetta di persone che vivono in estrema poverta’ e’ scesa dal 58 al 16%, e sono ben 400 milioni coloro che sono riusciti a emergere da uno stato di poverta’ estrema. Tra tutti spicca il caso della Cina, dove il Pil pro capite e’ schizzato di cinque volte dal 1981 riducendo il numero di coloro costretti a contare su meno di un dollaro al giorno da oltre 600 milioni a poco piu’ di 200 milioni. In pratica dal 64 al 17% della popolazione. In netto contrasto, pero’, c’e’ il caso delle regioni dell’Africa sub-sahariana dove la contrazione del 13% del Pil pro capite degli ultimi 20 anni ha fatto quasi raddoppiare il numero degli indigenti, da 164 a 314 milioni, con una crescita dal 42 al 47% della popolazione.