Cultura

Internet. Verdi e Ds al fianco del popolo della Rete

Governo battuto alla Camera sul Decreto Urbani contro la pirateria informatica. Folena: "Folena: abolita norma che trasformava provider in poliziotti"

di Ettore Colombo

Governo battuto alla Camera sul Decreto Urbani contro la pirateria informatica e la tutela del diritto d’autore. L’Aula di Montecitorio con 179 contro 172 voti ha approvato un emendamento di Folena (DS) e Bulgarelli (Verdi), che modifica l’articolo del provvedimento relativo al ruolo dei provider nella lotta alla pirateria. “E’ un fatto positivo” dice Pietro Folena del correntone Ds che, insieme al verde Bulgarelli, ha sottoscritto la modifica soppressiva del comma 7 dell’art.1 del provvedimento. Il comma soppresso stabiliva l’obbligo per i provider di denunciare all’autorità giudiziaria chi scarica file da Internet. “E’ una nuova sconfitta per il governo. Per la seconda volta in poche settimane, prevalgono gli argomenti del popolo della rete contro chi vuole impedire la circolazione delle idee”, aggiunge Folena. L’approvazione dell’emendamento Bulgarelli-Folena “è molto importante – secondo Folena – perché cancella una norma assolutamente illiberale, da “stato di polizia”, che costringeva i provider a svolgere una funzione che un’impresa privata non può e non deve avere e in qualche modo a violare l’art. 15 della Costituzione che prevede la libertà e la segretezza della corrispondenza e della comunicazione”. Beatrice Magnolfi (DS) ha sottolineato, a proposito del voto che ha respinto il comma 7 del decreto Urbani, che “Internet non ha confini, ma la Cdl non l’ha capito e si è esposta, anche oggi, con la bocciatura del comma sette, a una sconfitta che premia il popolo della rete e i provider italiani ai quali, benché anche piccoli, è affidato in massima parte lo sviluppo sviluppo della società della conoscenza”. “I provider non sono dei gendarmi – conclude Magnolfi – e la maggioranza, su questo, come su altri temi, è minoranza in aula e nel paese”.

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