Welfare

Carcere: una lettera da Rebibbia

La lettera dall'Associazione Papillon

di Redazione

Caro Direttore, in questi giorni gravi episodi di cronaca nera rimbalzano nelle case di milioni di famiglie; quelle stesse che oltre ai tanti problemi quotidiani del carovita, del lavoro, della pensione, degli affitti, ecc., vivono costantemente anche l?insopportabile paura di essere vittime di una delle tante forme di illegalità che si consumano ogni giorno nelle nostre periferie. Certamente è vero che questi tragici episodi vengono usati da alcune forze politiche per alimentare e sfruttare elettoralmente il senso di insicurezza dei Cittadini, ma a ben guardare ciò che si sta determinando è anzitutto un altro piccolo passo in direzione di quello stravolgimento del Diritto che è tipico delle fasi in cui si cerca di affermare la ?normalità? di un clima e di una cultura di guerra. Cionondimeno il problema dell?insicurezza e della paura esiste e occorre avere il coraggio di affrontarlo anche durante l?ormai aperta e lunghissima stagione elettorale. Anzi, affrontare oggi il nesso tra emarginazione/ tossicodipendenza/ illegalità/ carcere, sottolineando che soltanto una Giustizia più Giusta e un sistema penale riformato possono davvero garantire una maggiore sicurezza sociale nelle periferie urbane, sarebbe davvero una prova di grande maturità da parte della sinistra istituzionale. Da parte nostra, proprio perché siamo la più grande e responsabile associazione di detenuti, non ci nasconderemo dietro un dito e nelle prossime settimane cercheremo di organizzare incontri e dibattiti con quelle migliaia di famiglie di lavoratori e pensionati che in questi giorni rischiano di trasformarsi in una ?massa di manovra? di alcune forze di governo. Ci auguriamo che tanti Circoli, Associazioni, Centri Sociali e Parrocchie vorranno aiutarci nell?organizzazione di questi incontri. A noi sembra evidente che i due terreni principali sui quali contrapporsi alla demagogia delle forze politiche forcaiole sono già stabiliti: le proposte di riforma complessiva del Codice Penale e la difesa della Legge Gozzini e delle norme che contemplano misure alternative al carcere (tema quest?ultimo su cui è iniziata nelle carceri una raccolta di firme). Su ognuno di questi temi, sia la Chiesa Cattolica che la sinistra istituzionale (ed ancor più la sinistra di classe) hanno maturato nel corso degli ultimi anni una elevata qualità di analisi e di proposte che possono e devono oggi entrare con intelligenza e argomentazioni dentro ogni caseggiato di periferia e divenire spunto di riflessione per milioni di Cittadini. In definitiva, anche questa battaglia di civiltà in difesa di alcuni basilari principi e diritti costituzionali è parte integrante della generale lotta per un futuro che sia per tutti migliore e sarebbe davvero un tragico errore rinunziarvi. Egregio Direttore, Ci permetta infine di informare i Suoi lettori su due piccoli passi controcorrente che stiamo cercando di fare sul piano delle iniziative: 1) Qualche tempo fa una nota trasmissione mattutina (?Uno mattina?) ha raccolto tra i suoi ascoltatori circa tremila libri ed ha deciso di donarli alla nostra associazione. Nel giro di qualche giorno, grazie all?impegno dell?Assessore al Patrimonio del comune di Roma e del su staff, si è riusciti a reperire un adeguato locale nella zona di Ponte di Nona, proprio in quell?ottavo Municipio che comprende i quartieri che in questi giorni rimbalzano tristemente sui giornali. E proprio lì, nei prossimi mesi la Papillon costruirà una Biblioteca aperta ai Cittadini della zona, un laboratorio dell?Artigianato Multimediale e forse riusciremo anche a sperimentare una ?TV di strada?. 2) In questi giorni a Roma, al ?teatro Sette? di via Benevento, viene rappresentata la traduzione teatrale e musicale di ?Radiobugliolo?, un libro edito dalla Papillon nel 2002. Quasi tutti gli attori e i musicisti sono detenuti ed ex detenuti che ogni sera fanno il pieno di pubblico e di applausi proprio perché capaci di trasmettere con semplicità ed ironia la realtà delle galere italiane. Tutto questo non cancella certo i drammi e il dolore di chi in questi giorni è stato colpito negli affetti, ma nello stesso tempo sono dei piccoli passi per creare un ponte verso i Cittadini che aiuti tutti a riflettere e a cercare delle soluzioni positive ai drammi e al dolore, evitando di farsi massa di manovra per coloro che vogliono soltanto specularci sopra elettoralmente. Associazione Papillon


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