Cultura

Iraq: nunzio, situazione ostaggi è «molto complicata»

«La situazione e' difficile perche' non si sa bene chi detenga gli italiani o gli altri» ha detto monsignor Fernando Filoni da Baghdad

di Gabriella Meroni

”Estremamente complicata”. Cosi l’arcivescovo Fernando Filoni, nunzio apostolico a Baghdad, ha definito a Radio Vaticana la situazione degli italiani sequestrati: ”Pensando alle famiglie, pensando alle persone prese in ostaggio, ci sembra estremamente complicata una situazione gia’ di per se’ difficile da un punto di vista psicologico, ma anche da un punto di vista ovviamente militare, politico e diplomatico. Siamo in un momento di estrema delicatezza e gravita”’. ”Mi pare – ha aggiunto – che in questo momento abbiamo bisogno di valutare un po’ tutti questi aspetti, di ragionarvi sopra in modo da evitare che ci siano ancora situazioni che aggravino, che rendano piu’ penoso il momento stesso. Bisogna anche pensare alla drammaticita’ che vive il popolo iracheno da un anno a questa parte che e’ l’altro grande aspetto che, forse, ci tocca meno da vicino, dal punto di vista psicologico, pero’ non e’ meno grave per la popolazione”. Su un eventuale ruolo della Santa Sede nella mediazione per liberare gli ostaggi, il nunzio ha ribadito che ”in teoria tutto e’ possibile, ma in realta’ la situazione e’ difficile perche’ non si sa bene chi detenga gli italiani o gli altri. Quindi e’ difficile trovare l’interlocutore con cui eventualmente anche trattare. E poi c’e’ la volonta’ politica di trattare? In linea di principio noi siamo aperti a qualsiasi aiuto che possiamo dare”. Mons. Filoni ha concluso dicendo che la popolazione irachena ”vive una forma di frustrazione perche’ si aspettava molto di piu’ in questo anno, mentre invece la realta’ continua ad essere drammatica non solo nei servizi, nel lavoro, ma anche negli ultimi risvolti che stiamo vedendo, come appunto la guerra”.


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