Politica

Famiglie e istituti, collaborazione attiva

Anche gli anziani e i loro familiari avranno voce in capitolo nella gestione delle case di riposo: cosi' stabilisce la Giunta del Veneto

di Antonio De Poli

È deciso: gli anziani non autosufficienti e i loro familiari, per la prima volta ufficialmente e formalmente, hanno voce in capitolo sulle rette, sulla gestione e sulle attività delle circa trecento case di riposo del Veneto. Lo ha previsto, con l’emanazione di uno “storico” regolamento, la Giunta veneta stabilendo la costituzione di organismi rappresentativi degli ospiti e/o dei loro familiari all’interno di tutte le strutture residenziali, assegnando loro un preciso ruolo di partecipazione e di consultazione, specificato nel regolamento stesso. Questo importante provvedimento è di grande rilevanza per le politiche sociosanitarie del Veneto. Prima di oggi, organismi del genere esistevano solo in alcune strutture residenziali, mentre ora dovranno essere creati in tutte le case di riposo, aumentando con ciò la partecipazione democratica, l’informazione, la condivisione e le sinergie per affrontare al meglio i tanti problemi che premono su questo settore, tra i più delicati della vita sociale nella nostra regione. Nel dettaglio, il regolamento approvato dalla Giunta veneta contiene, da un lato, la possibilità di costituire, nelle case di riposo, organismi rappresentativi degli ospiti per consentire la partecipazione e la tutela dei diritti delle persone ospitate all’interno delle strutture residenziali e, dall’altro, decide che le associazioni dei famigliari partecipino alla fase concertativa prevista dalle vigenti normative in materia di rette, di gestione e di programmazione delle attività delle case di riposo. Il regolamento, emanato secondo quanto previsto dalla legge regionale numero 5 del 2000 (Finanziaria 2000) e dalla legge regionale numero 5 del 2001 (Finanziaria 2001), è suddiviso in due capi: il primo riguarda, appunto, la costituzione degli organismi rappresentativi degli ospiti e/o dei loro famigliari; il secondo, i rapporti tra rappresentanti degli ospiti e/o dei loro famigliari con le aziende Ullss. Entrando nel merito del provvedimento, esso dispone che ogni casa di riposo approvi un regolamento interno e una carta dei servizi per disciplinare: il rapporto con l’ospite, definendo le modalità di erogazione delle varie prestazioni sociosanitarie; la costituzione di organismi rappresentativi degli ospiti o dei loro famigliari e di norme che garantiscano la piena informazione sulla gestione del servizio secondi i principi di umanizzazione; i rapporti tra ente gestore e rappresentanze degli ospiti in osservanza di principi di eguaglianza, partecipazione, trasparenza. La prevista carta dei servizi determina gli standard di qualità da perseguire nelle strutture residenziali in particolare per i servizi concernenti l’assistenza, la riabilitazione, la ristorazione, l’animazione e il tempo libero. Arrivando all’identità delle associazioni e/o dei comitati, il regolamento stabilito dalla Regione prevede che gli enti gestori dei servizi favoriscano la costituzione di associazioni o di comitati rappresentativi degli ospiti e/o dei loro famigliari, intendendo con il termine “rappresentativo” l’associazione o il comitato che aggreghi almeno il 40 % degli ospiti o dei loro familiari. I loro compiti saranno di collaborare con l’ente gestore per migliorare la qualità del servizio, per informare le famiglie e per promuovere iniziative volte a una maggior qualità della vita degli ospiti. Prevista anche la partecipazione delle associazioni alla fase concertativa sulla politica di gestione dell’ente gestore. Invece, sui rapporti tra associazioni e Ullss per confronti e informazioni sulle politiche di residenzialità del territorio, il regolamento emesso dalla Giunta veneta prevede che gli incontri vengano convocati per scritto dall’Ulss, che se ne rediga verbale, che il presidente della Conferenza dei sindaci possa promuovere a sua volta incontri con le associazione, così come il dirigente del distretto socio-sanitario dell’Ulss.


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