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Una sudamericana può diventare cittadina anche se lasciata
Se la signora risiede in Italia ed ha presentato domanda sei mesi dopo aver contratto il matrimonio, mantiene pienamente il proprio diritto.
Una donna sudamericana ha sposato civilmente un italiano, dopo un anno il marito l?ha abbandonata e a distanza di alcuni mesi ha chiesto la separazione giudiziale. La signora aveva avviato le pratiche per la cittadinanza italiana. Ora teme di non poterla più ottenere.
G. V . (email)
La legge 91/92 stabilisce che “il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana quando risiede legalmente da almeno sei mesi nel territorio della Repubblica, ovvero dopo tre anni dalla data del matrimonio, se non vi è stato scioglimento, annullamento o cessazione degli effetti civili e se non sussiste separazione legale”. Come chiarisce l?Ufficio cittadinanza della Prefettura di Roma, da noi contattato, il diritto di richiedere la cittadinanza per un coniuge di cittadino italiano può avviarsi in due ipotesi differenti: dopo sei mesi se risiede in Italia, dopo tre anni di matrimonio se fuori dal territorio italiano. Se la signora sudamericana risiede in Italia, come deduciamo dalla lettera, e ha presentato la domanda sei mesi dopo aver contratto il matrimonio, mantiene pienamente il suo diritto ad ottenere la concessione della cittadinanza anche se il suo stato civile nel frattempo è cambiato. L?istruttoria, quindi, proseguirà secondo le modalità che la legge stabilisce e nei tempi, circa due anni, normalmente richiesti.
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