Benessere
Le passeggiate in mezzo alla natura che promuovono la salute
Percorrere parchi e sentieri immersi nel verde dell’hinterland catanese, grazie al progetto di benessere dell’Asp di Catania. Un intervento che, anche attraverso nuove figure come i "walking leaders", daranno l’opportunità a persone di qualunque età di seguire “percorsi di salute”. Preziosa occasione per socializzare e potenziare i benefici che il movimento regala
Che camminare faccia bene lo sappiamo, se però questo tipo di attività viene praticato in compagnia non c’è dubbio che, queste speciali passeggiate, diventano l’occasione per migliorare la qualità della vita anche in termini di salute psicologica e sociale. Si chiama ”Un chilometro in salute”, il progetto inserito nel programma di promozione dell’attività fisica lanciato dall’Unità Operativa Educazione e Promozione della Salute Aziendale dell’ASP di Catania.
Dalla natura riceviamo grande energia e benefici se sappiamo capirla e rispettarla
Salvatore Cacciola, Unità Operativa Educazione e Promozione Salute Aziendale – Asp Catania
Un intervento che, oltre a valorizzare gli spazi verdi cittadini e promuoverne l’uso tra tutte le fasce di età, prevede la creazione di percorsi di un chilometro, strutturati con pannelli installati ogni 100 metri per monitorare la fatica e la velocità di passo.
Otto i percorsi attivi, da poco inaugurati e in parte sperimentati, che, a partire da settembre, daranno modo, a chi lo vorrà, di respirare a pieni polmoni il bello che la natura ci offre: Campetti di Via Sciare Spoto ad Aci S. Antonio, Area Com ad Acireale, Parco Borsellino a Gravina di Catania, Parco di Viale Regina Margherita a Militello, Parco Angelo D’Arrigo a Pedara, Parco Adige a San Gregorio di Catania, Castagno dei Cento Cavalli a S. Afio, Parco Aniante a Viagrande.
«Quello che abbiamo pensato è un sistema che consente l’auto-organizzazione dei gruppi e dei singoli», afferma Salvatore Cacciola, responsabile dell’Unità Operativa Educazione e Promozione della Salute Aziendale dell’Asp etnea, «rendendo nel complesso le passeggiate un vero e proprio “Parco della Salute” accessibile a tutti. Ciò avverrà attraverso la creazione di Gruppi Omogenei di Cammino per assicurare che lo sforzo sia “tarato” sulle reali capacità individuali. Chi parteciperà, però, avrà anche a disposizione un chinesiologo in grado di fornire le informazioni utili per la corretta gestione del percorso di salute».
Con i “walking leaders” le uscite acquistano autonomia grazie alla competenza che trasmettono
Un progetto che guarda alla salute complessiva di chi prende parte alle particolari passeggiate, in quanto promuovere l’attività fisica è un’azione di sanità pubblica prioritaria, che richiede strategie integrate e il coinvolgimento di vari settori e diverse figure professionali.
«Fondamentali, infatti, sono i walking leaders», prosegue Cacciola, «volontari a cui fare affidamento per sostenere e realizzare le uscite di cammino autonome. Sono stati formati sui temi della leadership, sui benefici dell’attività fisica e sulle metodologie di attività dei gruppi di cammino. Senza di loro l’esperienza non potrebbe essere mai completa».
Tutte in linea, dunque, con le indicazioni del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, principale strumento di programmazione degli interventi di prevenzione e promozione della salute della Regione Siciliana, le azioni di promozione dell’attività fisica previste anche attraverso le “passeggiate di benessere” dall’Unità Operativa Educazione e Promozione della Salute Aziendale dell’ASP di Catania fanno anche parte del più complessivo piano di promozione dell’attività fisica regolare per le diverse fasce di età.
Per la popolazione over 65 anni, per esempio, è stato avviato da anni il progetto “Muoviti Ancora“, attualmente realizzato in 17 comuni, che coinvolge oltre mille persone. Ma c’è anche la fascia di età più giovanile, divisa tra chi ama fare attività fisica e la pratica anche a livello agonistico e chi sfugge a ogni tipo di sforzo fisico.
Con “Un miglio al giorno intorno alla scuola” la voglia di partecipare è stata quasi immediata perché gli alunni si sono fatti coinvolgere in attività fisiche quotidiane, camminando dalle 3 alle 5 volte alla settimana per circa un miglio (1.600 metri) all’interno o in prossimità della scuola, svolgendo anche attività educative o didattiche.
Percorsi che singolarmente non rendono la complessità dell’impegno ma che, osservati come pezzi che si incastrano in un progetto complessivo che punta al benessere fisico e psichico della persona, parlano di una sanità attenta alle esigenze dell’essere umano. Garantendogli la possibilità di essere parte di una comunità dallo stile di vita attivo negli ambienti urbani, così come del resto vuole e ci chiede l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le foto sono di Salvatore Cacciola
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