Cultura

Iraq: Unhcr, ora anche il dramma sfollati

L' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime grave preoccupazione per la situazione in Iraq, che provoca massicce fughe di popolazione

di Redazione

L’ Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime grave preoccupazione per la situazione in Iraq, che provoca massicce fughe di popolazione. Secondo l’ Alto Commissariato, durante lo scorso fine settimana sfollati provenienti da Falluja hanno continuato ad arrivare a Baghdad, tanto che negli ultimi giorni, l’ UNHCR ha reso disponibili circa 3.500 coperte, 1.200 materassi, cinque kit medici di emergenza – di cui potranno beneficiare circa cinquantamila persone – 500 stufe e 500 teli di plastica. Gli aiuti vengono distribuiti da organizzazioni non governative (ONG) – come Intersos, Premiere Urgence, Islamic Relief e altre – agli sfollati piu’ bisognosi e ad istituzioni, soprattutto ospedali. Due dei kit sanitari vengono utilizzati in questi giorni da Premiere Urgence in una missione a Najaf, dove la situazione sanitaria e’ piuttosto difficile. A Baghdad le moschee si stanno preparando per accogliere gli sfollati provenienti da Falluja. Anche gli abitanti dei villaggi fra Falluja e Baghdad avrebbero aperto le porte delle loro case agli sfollati. Da martedi’ della scorsa settimana i convogli di rimpatrio dall’ Iran sono stati sospesi e il personale locale ha istruzione di non muoversi da casa. All’ arrivo dell’ ultimo convoglio, spiegano all’ UNHCR, partito martedi’ scorso con 209 persone e proveniente da Shiraz, alcuni rifugiati sono stati alloggiati nel centro di transito UNHCR-Intersos a Bassora, perche’ impossibilitati a raggiungere la loro destinazione finale. La gran parte dell’ assistenza immediata – come il sostegno al rimpatrio e gli aiuti alle famiglie nelle zone alluvionate del sud – resta al momento sospesa.


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