Politica

Lavoro ai più deboli, rivoluzione in Regione

La Lombardia affida a un’organizzazione privata l’erogazione di finanziamenti per l’inclusione sociale di soggetti svantaggiati.

di Carmen Morrone

Alcuni detenuti stanno diventando degli esperti panificatori, un gruppo di disabili ed ex tossicodipendenti stanno ristrutturando una cascina per farne un agriturismo, e alcune ex pazienti di un ospedale psichiatrico lavoreranno in una lavanderia industriale. Il mondo del lavoro per queste persone costituisce spesso un muro di gomma, ma Sovvenzione globale Cres ha dato loro un?occasione. Il Fondo sociale europeo infatti ha messo a disposizione della Regione Lombardia 5,5 milioni di euro, cui si è aggiunto un milione della Fondazione Cariplo, per l?inclusione sociale di soggetti deboli. Sono state ben 206 le cooperative sociali di tipo A e B, i consorzi e le associazioni riconosciute e non riconosciute a presentare progetti di inserimento lavorativo, anche creando delle nuove imprese sociali. Le candidature sono state valutate da nuclei d?istruttoria locale, uno per provincia, composti da esperti indicati dalle Fondazioni comunitarie. La graduatoria locale provvisoria è stata poi sottoposta al vaglio di un gruppo di lavoro nominato da Aster-X società consortile capofila dell?associazione temporanea di scopo che vede la partnership della Fondazione Peppino Vismara e delle 11 Fondazioni comunitarie locali promosse dalla Fondazione Cariplo. “Alla fine sono state scelte 180 proposte, sulla base di indicatori stabiliti nel bando in particolare sulla capacità di sostenere lo sviluppo locale e di sapere accompagnare la persona svantaggiata verso l?autonomia lavorativa”, spiega Livia Consolo, responsabile del progetto. “Al momento sono stati finanziati i primi 103 progetti per complessivi 4,299 milioni di euro, nei prossimi mesi si provvederà per gli altri sino ad esaurire la graduatoria”. Entro l?anno gli enti vincitori si sono impegnati ad assumere le persone che verranno seguite nel loro percorso professionale dal monitoraggio del Centro risorse economia sociale. La cooperativa infatti deve essere il soggetto che accoglie il lavoratore, che lo forma per dargli gli strumenti per immettersi nel normale mercato del lavoro. Sovvenzione Globale è una modalità operativa del tutto nuova che è partita solo in alcune regioni italiane. L?iniziativa infatti ha interessato anche Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana che hanno avviato i bandi di concorso lo scorso febbraio. Nei prossimi giorni sarà la volta della Regione Campania. “La novità consiste nel passaggio dalla Regione a un?organizzazione privata della competenza di erogare finanziamenti” ricorda Livia Consolo. “In più questo sistema si caratterizza per l?accompagnamento dei partecipanti alla realizzazione dei progetti. Sovvenzione Globale si presta infatti per particolari azioni di sviluppo perché si scelgono interlocutori che, conoscendo bene il territorio, sono efficaci nella risposta”.


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