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Ue: Maroni propone moratoria ingressi dai 10 nuovi Paesi

Fatta salva la quota dei 20mila del decreto flussi, il ministro ha proposto una moratoria sugli ingressi in Italia dei lavoratori subordinati provenienti dai nuovi 10 membri

di Benedetta Verrini

Il ministro del Welfare Roberto Maroni ha proposto al Consiglio dei ministri di ieri l’applicazione della moratoria di due anni (con la possibilita’ di ulteriori estensioni) per gli ingressi in Italia dei lavoratori subordinati provenienti dai paesi che dal primo maggio aderiranno all’Unione europea, esclusi Malta e Cipro. Si tratta di un Dpcm, ha spiegato il ministro alle agenzie, che attua gli accordi previsti dal trattato di adesione, fatta salva una quota di ventimila ingressi fissata per il periodo che va dal primo maggio al 31 dicembre 2004. Dal primo maggio prossimo, intanto, le Dogane non effettueranno piu’ il controllo dei bagagli ai passeggeri in transito dai nuovi paesi che aderiranno all’Ue. Si tratta di Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Repubblica di Estonia, di Lettonia, di Lituania, di Ungheria, di Polonia, di Slovenia, di Cipro e Malta. E’ una delle molte novita’ disposte dall’Agenzia delle Dogane che, in una circolare diramata ieri, da’ disposizioni ‘transitorie’ ai propri uffici in vista dell’adesione dei nuovi paesi. E le stesse formalita’ saranno attenuate anche per chi viaggia in nave o aereo: ”Dal Primo maggio – ricorda la circolare – per i 10 Paesi aderenti vengono eliminati i controlli e le formalita’ per i bagagli a mano e quelli registrati delle persone che effettuano voli o traversate marittime tra questi nuovi Paesi e quelli dell’Ue”. Le nuove facilitazioni riguarderanno inoltre anche gli scambi di merci con i nuovi paesi. Scambi che saranno decisamente piu’ ‘fluidi’ trattandosi di merci a cui sara’ applicato lo status di ”comunitarie”. E novita’ sono previste anche ai fini Iva: ”A partire dal primo maggio – infatti – le merci provenienti o dirette verso uno dei dieci Stati nuovi aderenti non saranno piu’ considerate importazioni o esportazioni, bensi’ acquisti e cessioni intracomunitari. Le merci, pertanto, potranno circolare liberamente nel nuovo spazio allargato dell’Unione europea senza essere soggette ad alcuna formalita’ doganale”.


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