Terzo settore

Palermo capitale del volontariato 2025, premiata la forza della prossimità

Incidere nei territori più fragili attraverso una sinergia di intenti che riesce a guardare lontano. Una visione che le appartiene e che saprà ancor di più esprimere la città di Palermo, nominata Capitale del Volontariato 2025. Un riconoscimento che arriva grazie all'impegno del CeSVoP, promotore della candidatura, il cui lavoro non prescinde dalla forza della rete che, in territori difficili, come quelli del Sud, può vedere sbocciare nuove prospettive di vita solo percorrendo strade comuni

di Gilda Sciortino

Un volontariato liquido, quello che cresce in Sicilia e a Palermo in particolare, già al lavoro per rendere unico un anno, il 2025, nel quale il capoluogo siciliano dovrà dimostrare di meritare il riconoscimento di “Capitale italiana del volontariato”.

Ad accogliere le proposta giunta dal CeSVoP e del comitato, composto anche da Comune di Palermo, Forum Terzo settore Sicilia e Caritas diocesana, è stato il CSVnet, associazione dei centri di servizio per il volontariato italiani, che quest’anno ha scelto Palermo al posto di Avellino e Benevento, le altre due città in lizza.

Un lavoro di squadra, quello che fa conquistare questa candidatura a Palermo. già in moto per programmare un anno di iniziative che vanteranno la collaborazione da parte di enti di Terzo settore quali Auser Sicilia, AGe Sicilia, Movi Sicilia, Fondazione San Vito e Avo Palermo. Ovviamente solo le prime che hanno dichiarato la loro disponibilità a rendere il 2025 un anno speciale non solo per Palermo.

Il taglio del nastro sarà il 5 dicembre, Giornata internazionale del Volontariato, quando avverrà il passaggio di testimone con la città di Trento, capitale nel 2024, ripetendo un rito che viene sentito come portafortuna dalle città che dal 2022 si onorano di essere testimoni a livello nazionale di un impegno quotidiano che non va mai in ferie. Bergamo, la prima città, fu seguita da Cosenza nel 2023, realtà nelle quale il ruolo dei volontari è da sempre fondamentale per lo sviluppo della società italiana.

Giuditta Petrillo

«Una notizia importante, una vera e propria conquista per tutti noi», afferma Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP del capoluogo siciliano, «anche perché riconosce e dà risalto a livello nazionale al grande lavoro che facciamo nei nostri territori. Sappiamo che ci aspetta un anno intenso, ma non ci spaventa perché siamo convinti che Palermo possa rappresentare una grande testimonianza, un esempio per molti. Parlo anche di quel volontariato di prossimità pronto a essere coinvolto insieme a cittadini, enti pubblici, gruppi spontanei, Terzo settore, imprese. Quello che vogliamo offrire è un contenitore vasto, importante, capace di narrare il bello che la nostra città esprime ogni giorno».

Una macchina organizzativa che ha già acceso i motori ed è al lavoro per approntare le tante iniziative che da marzo animeranno il territorio dando il via ufficiale a un 2025 pronto a riservare numerose belle sorprese.

Un anno che chiamerà a raccolta le tante realtà che compongono il mondo di tutte quelle persone attive gratuitamente in organizzazioni no profit: 183.635, secondo i dati Istat relativi all’ultima indagine del 2021. Guardando le cifre che emergono dal Runts, il Registro unico nazionale del Terzo settore,  al 31 luglio 2024, queste stesse persone sono presenti nel territorio palermitano in 2.334 enti di Terzo settore. Questo, su un totale di 9.354 in Sicilia.

«Nella sola provincia di Palermo», prosegue Petrillo, «abbiamo 526 organizzazioni di volontariato (272 nel capoluogo), 754 associazioni di promozione sociale (461 nel capoluogo), 807 imprese sociali (447 nel capoluogo) e 242 altri enti di Terzo settore (171 nel capoluogo). Senza dimenticare i tanti gruppi di volontari e le iniziative spontanee di solidarietà gratuita che animano questa parte di Sicilia e che, però, non hanno una forma istituzionalizzata che consenta di fornire dei dati».

Un 2025 che, per la Sicilia, sarà un doppio se non un triplo appuntamento…

Abbiamo ricevuto la collaborazione non solo degli altri due centri di servizio siciliani, quello di Messina e l’Etneo, come di Banca Etica, ma anche del Comune di Agrigento, Capitale della Cultura 2025. Per non parlare del fatto che per la Caritas il prossimo sarà anche l’ Anno del Giubileo. Inevitabile intrecciare le strade quando lavori sulle fragilità. Fondamentale, però, che ognuno faccia la propria parte, sentendosi allo stesso tempo il tassello di un mosaico il cui obiettivo è molto più grande. E, per parlare di obiettivi, ne abbiamo uno, che ci auguriamo riusciremo a raggiungere senza difficoltà. Quale? Inaugurare questo 2025 insieme al Presidente della Repubblica. A parte il fatto che ha sempre partecipato, è palermitano, quindi il suo cuore è con noi.

vita a sud

Un 2025 che racconterà le tante belle esperienze e conquiste di questi anni. Ma quanto è cresciuto il volontariato in questi in Sicilia e a Palermo?

In Sicilia è cresciuto tanto, ma ce n’è una grossa parte che non si vede. È quel volontariato liquido, di prossimità che è cresciuto sensibilmente. Il fatto che non sia ancora certificato dai dati è dovuto anche alle tante difficoltà iniziali di queste piccole, ma significative, realtà a iscriversi al Runts. Molte, poi, sono quelle in  tand bye perchè trasmigrate ma ancora non registrate. Le stiamo aiutando a entrare in una forma mentis del tutto nuova. È pur vero che, rispetto alle altre regioni, in Sicilia abbiamo circa la metà dei volontari delle altre regioni.

Come mai questa differenza?

Tante le motivazioni. Una potrebbe essere dovuta al fatto che fare volontariato significa avere tempo libero e una disponibilità economica non dico florida, ma quanto meno serena. Bisogna poterselo permettere e, in una regione dove i bisogni primari sono ancora tanti, non è così facile né scontato. Il Sud è penalizzato anche da questo punto di vista, ma siamo e restiamo sempre positivi. Il 2025 sarà per il volontariato e per Palermo una grande occasione di visibilità e anche di riscatto. Non vediamo l’ora di ingranare la marcia e partire con tutta l’energia che ci contraddistingue.

Le foto sono state fornite dall’ufficio stampa del Cesvop