Non profit
Mozambico: Servi di Maria, 100mila firme contro traffico d’organi
Sono oltre centomila le firme raccolte in un mese dai religiosi dell'Ordine dei Servi di Maria di Misano Adriatico
di Paul Ricard
Sono oltre centomila le firme raccolte in un mese dai religiosi dell’Ordine dei Servi di Maria di Misano Adriatico (Rimini) per i bambini di Nampula, la citta’ al Nord del Mozambico da tempo al centro della tragica vicenda della tratta dei minori finalizzata anche all’espianto e al commercio dei loro organi. L’allarme lanciato dalle suore missionarie Serve di Maria del Monastero Mater Dei di Nampula, e rilanciato dalle inchieste giornalistiche in tutto il mondo – si legge in una nota – ha alzato il livello di attenzione su una vicenda che altrimenti si sarebbe continuata a consumare nel silenzio e nell’indifferenza generale, anche per la difficile situazione ambientale e i sospetti di collusione tra le autorita’ locali e i trafficanti. Alla fine del mese di febbraio una missionaria luterana di nazionalita’ brasiliana, Doraci Julita Edinger, che denuncio’ il turpe traffico gia’ nel 2001, e’ stata assassinata a colpi di martello a Nampula. ”Le sparizioni di bambini e i ritrovamenti di cadaveri orrendamente mutilati purtroppo continuano, anche se la frequenza e’ fortunatamente diminuita da quanto la comunita’ internazionale ha iniziato a fare pressione sul governo mozambicano – sottolinea padre Benito Fusco del segretariato missioni e pace dei Servi di Maria -. Recentemente il parlamento europeo ha deciso di avviare, attraverso Europol, indagini proprie anche per sostenere gli inquirenti locali in un’inchiesta che per ragioni facilmente intuibili si presenta difficile e complicata”. La raccolta di firme, lanciata gia’ dal mese di febbraio, ha ricevuto adesioni dall’Italia e dall’estero e si concludera’ il 7 aprile. E’ ancora possibile sottoscrivere l’appello anche on line, compilando il form che si trova all’indirizzo: missioniosm.it
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