Welfare

Navigando in difesa dei diritti civili

Difendere i diritti civili: dei desparecidos, dei disabili e delle donne. Con Internet si puo'

di Carlotta Jesi

www.simonriquelo.org.uy Se è ancora vivo, oggi Simon Riquelo ha 24 anni. E se per caso naviga in internet, su questo sito creato dalla sua mamma Sara Mendez potrebbe scoprire di essere un desaparecido. Strappato dalle braccia di Marta, quando aveva appena 20 giorni, dalle milizie uruguayane a Buenos Aires, che hanno rinchiuso Marta in prigione per quattro anni. Quando ne è uscita, nel 1981, Marta ha iniziato a cercarlo per tutto il Sudamerica. Ma senza successo, lo stesso risultato che hanno avuto i suoi tentativi di denunciare i colpevoli del rapimento che vivono in Uruguay protetti dall’amnistia che dal 1986 nasconde i militari che hanno violato i diritti umani. www.agefiph.asso.fr Sei una persona disabile? E allora clicca qui per trovare un impiego, imparare a scrivere un curriculum vitae e sostenere un colloquio di lavoro. Agefiph, l’associazione francese che gestisce i fondi governativi per l’inserimento lavorativo dei disabili, ha lanciato questo sito nel cyberspazio per far incontrare domanda e offerta di lavoro. Come? Spiegando a disabili e imprenditori quali sono le leggi che regolano e i finanziamenti che sostengono l’assunzione di un portatore di handicap. E pubblicando i posti vacanti per i disabili. Una strategia che funziona: cliccate, per credere, sulla sezione del sito che riporta i dati sui lavoratori assunti. www.femmis.org Un bel sito, in italiano!, con informazioni sempre aggiornate sulla condizione femminile nel mondo. A lanciarle sul sito, è una redazione di suore missionarie comboniane. Inviate molto speciali nei cinque continenti che, ogni giorno, costruiscono un notiziario telematico sui generis. Oltre a notizie e reportage sociali, infatti, con l’aiuto di giornaliste online lanciano proverbi, ricette, fotografie e racconti sulle donne di tutto il mondo. E non è tutto: dietro all’informazione, su questo sito, ci sono tante storie di formazione di donne che, grazie a internet, hanno trovato il coraggio di far sentire la loro voce.


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