Cultura

Marc Augé, quando l’etnologo si perde su un perché

Recensione del libro "Perché viviamo?" di Marc Augé.

di Redazione

Marc Augé è un autore certamente stimolante oltre che prolifico (sul mercato italiano è arrivato con ben 17 libri nell?arco di 10 anni). Il suo Un etnologo nel metro resta un affresco basilare e affascinante sul quotidiano contemporaneo. è uno studioso che ha per materia di studio la realtà viva, che stana inseguendola sul campo. Augé ha avuto solo una sventura: quello di essere diventato una moda, cioè a sua volta incarnazione di quei fenomeni di consumo che lui stesso così bene ha studiato e approfondito. Così oltre a scrivere troppo, per tener dietro a un mercato che domanda pillole della sua saggezza, scrive a volte anche in direzioni sbagliate. Come accade in questo volumetto, Perché viviamo? (Meltemi). Libro modesto, dal titolo tanto ambizioso (solo un Paolo Crepet qualunque avrebbe potuto approcciarlo con nonchalance). Più che pensare di dirci ?perché?, sarebbe stato meglio che Augé continuasse a raccontarci ?come? viviamo. Per il ?perché? meglio affidarsi ai geni o ai santi…


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