Il Vinitaly, che apre i battenti in questo fine settimana (1-5 aprile) a Verona per la 38a volta è la più grande fiera dedicata al vino d?Italia. Devo a questa manifestazione la scoperta della Valpolicella e delle zone intorno, i momenti di relax dopo aver assaggiato centinaia di vini, per testare, ogni anno, il valore di una vendemmia. Non c?è altra fiera dedicata al vino che metta insieme così tanti produttori, che vanno dai piccoli ai grandi, intesi sia come quantità produttiva sia come valore qualitativo.
Il mio consiglio, durante la fiera, è di dedicare un giorno per l?assaggio dei vini che più amiamo ed un altro per andare negli stand più impensabili, ad esempio quelli collettivi delle Camere di commercio o delle Province. È lì che si annidano le novità, molto spesso i ?vini veri?, dei produttori che timidamente si affacciano sul mercato per la prima volta.
Ma intanto che ci si appresta a raggiungere la città scaligera, tenete conto che all?uscita di Sommacampagna c?è una trattoria, la trattoria del Ponte, alla quale non dareste cinque centesimi di euro, che invece fa degli gnocchi dalla morbidezza straordinaria. E ve li servono con due ciotole dove ci sono i sughi per accompagnarli.
Per vari anni, è stato bello dormire nell?agriturismo Fioravante, in località San Floriano, a San Pietro in Cariano. La simpatia della signora, la campagna vitata e l?Amarone, ti riconciliano con la vita. Se volete fare un peccato di gola di quelli veramente grandi, andate a Isola Rizza, e bussate alla porta della pasticceria Perbellini, sede anche di un noto ristorante. E qui ordinerete la millefoglie stracchin da fine del mondo. A Isola della Scala, invece prenotate un risotto all?Isolana, dentro l?antica riseria Ferron.
L?angelo matto da andare a trovare, il genio del gusto e delle cose buone, si chiama Giovanni Frasi. Lui sta a Verona e gestisce il laboratorio di Torrefazione Giamaica Caffè. Non chiedergli però un caffè qualunque, perché per lui quei chicchi sono cultura. Lo capirete assaggiando il Chickmagalùr Karnataka, frutto di una varietà antica proveniente dall?India meridionale oppure il Cabo Verde Vieira Icatu ricavato da una piantagione a mille metri nel cuore del Brasile.
In quel piccolo laboratorio vi sentirete dentro al mondo, in una macchina del tempo che vi porterà alla selezione estrema, di un caffè primordiale, nato 400 anni fa: l?India barbabudans peaberry.
Info:
Paolo Massobrio vi invita qui.
Trattoria Al Ponte
tel. 045.8960024
Agriturismo
Fioravante,
tel. 045.7701317
Perbellini
tel. 045.7135352
Riseria Ferron
tel. 045.6630642
Laboratorio
Torrefazione
Giamaica Caffè
tel. 045.569499
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