Non profit

Digitale: MDC, ingannevole spot decoder su Mediaset

L’associazione dei consumatori ha presentato un esposto per chiedere la sospensione dei passaggi pubblicitari che invitano ad acquistare gli apparecchi

di Francesco Agresti

Il Movimento Difesa del Cittadino ha presentato oggi un esposto all?Autorità garante della concorrenza e del mercato e all?Autorità per le garanzie nelle comunicazioni chiedendo il ritiro degli spot Mediaset che invitano all?acquisto dei decoder per la televisione digitale terrestre. Secondo gli esperti dell?associazione, infatti, la pubblicità dei decoder sarebbe ingannevole ?Già da diversi giorni?, spiegano dall?associazione, ?aveva denunciato l?insufficienza e la poca trasparenza dell?informazione pubblicitaria effettuata da Mediaset sulle tre reti per queste apparecchiature che dovrebbero essere acquistate da tutte le famiglie italiane, in vista del passaggio dalla televisione analogica a quella digitale?. ?Il Governo con la Finanziaria 2004?, prosegue MDC, ?ha lanciato una operazione di facilitazione dell?acquisto mettendo a disposizione 700.000 bonus di 150 ? a partire dallo scorso gennaio. Ma le vendite vanno molto a rilento: a fine marzo erano circa 65.000 i contributi erogati, anche perché gli apparecchi sono di non facile istallazione e arrivano alle associazioni di consumatori le proteste dei consumatori frustrati e irritati per un acquisto costoso che in molti casi resta inutilizzato. Secondo una inchiesta del Salvagente, 1 decoder su 5 non funziona e per verificare la copertura del segnale occorre sborsare fino a 30 ? l?ora. E molti cominciano a chiedersi perché comprare un apparecchio che rischia di essere obsoleto fra poco, a luglio 2005 quando finirà la sperimentazione e potrebbero modificare le specifiche tecniche e le frequenze?. Ecco, nel dettaglio, le contestazioni che gli esperti del MDC fanno agli spot Mediaset: – lo spot non informa i telespettatori sulla necessità di acquistare un decoder per poter usufruire della televisione digitale terrestre; – non si dice ai telespettatori che a fronte dell?acquisto dell?apparecchio (con esborsi non indifferenti di centinaia di ?) non si ha un servizio garantito e completo nella fruibilità nell?immediato, ma soltanto la possibilità di aderire alla sperimentazione della televisione in tecnica digitale terrestre e della conseguente interattività, che si concluderà a luglio 2005; – si omette di indicare che i cosiddetti ?servizi interattivi? dipenderanno dalla utilizzazione della linea telefonica e quindi saranno onerosi e non gratuiti; – non si parla dei contributi economici a cui si ha diritto al momento dell?acquisto, per cui si stanno verificando casi di vendita dei decoder a prezzo pieno con rinvio a momenti successivi del rimborso previsto di 150,00 ?; – non si dice che questi contributi sono limitati nel numero di 700mila; – non si precisa peraltro che questo contributo non è riconosciuto per tutti i decoder ma solo per alcune tipologie, dalle quale sono esclusi i modelli più economici che permettono solo la ricezione dei programmi senza permettere l?interattività. Per questi motivi il Movimento Difesa del Cittadino ha chiesto all?Autorità Antitrust e all?Autorità per le comunicazioni di intervenire disponendo la sospensione degli spot per pubblicità ingannevole.


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