Welfare

Un nuovo welfare all’italiana

Intervista a Luca Volonté, capogruppo Udc alla Camera. "Un’ottima proposta".

di Ettore Colombo

Un?adesione ?senza se e senza ma? alla proposta Bobba-Campiglio quella di Luca Volonté, capogruppo dell?Udc alla Camera dei Deputati, proposta che Volonté sposa dal primo giorno e mette in relazione con le battaglie che il suo partito porta avanti per delineare una nuova ?welfare society?.
Vita: Cosa la persuade di questa proposta?
Volonté: Trovo che sia l?equivalente del modello della fiscalità familiare su cui insistiamo da tempo e che abbiamo posto all?attenzione del parlamento. Come pensiamo che non si possa prescindere dalla famiglia per condurre una battaglia di equità nel campo della fiscalità generale così è giusto che l?intero nucleo familiare sia rappresentato, a livello politico-elettorale: i genitori votano per sé, certo, ma possono votare anche per coloro che educano tutti i giorni a diventare dei buoni cittadini.
Vita: Si delinea una sorta di ?nuovo welfare all?italiana? centrato sul ruolo della famiglia?
Volonté: è esattamente quello che penso. Viviamo anni di grandi ripensamenti di tutto il sistema di welfare: come Udc ci siamo posti il problema della fiscalità, le Acli si pongono quello della rappresentanza. Stiamo cercando strade nuove, affatto teoriche, per dare concretezza a una dottrina di economia sociale di mercato, sulla scorta di un esempio forte, quello tedesco, che abbia al centro la famiglia. Battaglie di giustizia sociale di grande modernità che mettono in pratica un altro principio che per noi è decisivo, quello della sussidiarietà. Leva fiscale e leva elettorale non fanno altro che integrare questo nuovo modo d?intendere una welfare society familiare e solidale.

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