Ambiente

Repubblica Dominicana, le mangrovie per combattere la povertà

Fondazione Avsi in Repubblica Dominicana, nella provincia di Monte Cristi, porta avanti un progetto per tutelare l'ecosistema delle mangrovie: «Le attività economiche, gli svaghi, e molte delle aspettative future della comunità locale, sono legate a questo ecosistema», spiega Mario di Francesco, rappresentante dell'ong. «Dobbiamo supportare gli abitanti a riforestare il Paese»

di Redazione

Le mangrovie formano un ecosistema umido tipico delle zone tropicali del pianeta. Rappresenta non solo un luogo di rifugio e riproduzione per specie acquatiche e uccelli, ma anche una risorsa per l’adattamento al cambiamento climatico e la mitigazione del suo impatto e per l’economia delle comunità locali.

Si tratta però di un ecosistema delicato e si stima che globalmente il 50% degli ecosistemi di mangrovie siano a rischio di collasso (report mondiale dell’International Union for Conservation of Nature, 2024). Le mangrovie (oggi ricade l’anniversario della Giornata Internazionale per la Conservazione dell’Ecosistema delle Mangrovie) stanno scomparendo da tre a cinque volte più velocemente rispetto alle perdite forestali globali complessive, con gravi impatti ecologici e socioeconomici. Le stime attuali indicano che la copertura delle mangrovie si è dimezzata negli ultimi 40 anni e che tra il 1980 e il 2005 alcuni Paesi ne hanno perso più del 40%, a causa dello sviluppo costiero.

Fondazione Avsi in Repubblica Dominicana, nella provincia di Monte Cristi, nel nordovest del Paese e alla frontiera con Haiti, da quasi due anni porta avanti il progetto “Modello inclusivo di gestione dei mangrovieti come strategia di lotta alla povertà’’. L’iniziativa è sostenuta da FOSIT (Federazione delle Organizzazioni Svizzera Italiana) e realizzata da AVSI e AVAID (socio fondatore di Fondazione AVSI) insieme ai partner locali Centro de Investigación y Promoción Social – CIPROS e SOH Conservacion. L’obiettivo è la protezione delle mangrovie e la creazione di attività economiche, sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Proteggere le mangrovie attraverso la pesca sostenibile

«Le mangrovie sono la casa dei pesci, io vivo di pesca, perciò per me è vitale proteggere le mangrovie», ha raccontato Manuel de Jesús Rodriguez, pescatore da 35 anni. Nelle mangrovie, sfruttando le maree, i pescatori pescano a rete a maglie larghe, selezionando il pesce che può essere preso e lasciando liberi i pesci di taglia più piccola. Oggi, Manuel de Jesús Rodriguez è preoccupato dalla siccità che gradualmente secca il bosco di mangrovie e impatta sulla sua attività economica.


Yessy Almonte è membro della società ecologica parco di Monte Cristi, creata dalla comunità per la protezione e il monitoraggio della “buffer zone” del Parco Nazionale di Monte Cristi, che ospita il 40% delle mangrovie di tutta la Repubblica Dominicana, racconta: «Volevamo occuparci di ecoturismo. Adesso grazie al sostegno di fondazione Avsi ci stiamo riuscendo. Avsi ci ha fornito salvagenti per portare i primi turisti a vedere i mangrovieti. Abbiamo già accompagnato oltre 200 turisti alla scoperta dei mangrovieti. Per noi l’ecoturismo è importante perché sta creando una possibilità di imprenditorialità per la comunità basata su un uso sostenibile delle mangrovie che coinvolge attivamente i giovani. La vita delle comunità locali è fortemente connessa alle risorse mangrovie. Qui a Los Conucos, viviamo di pesca, riso e platano, attività strettamente connesse a questo ecosistema. Nella pesca la fondazione supporta attivamente l’acquacoltura per la produzione di tilapia e nel settore del riso, sta migliorando le pratiche agricole riducendo l’uso di pesticidi».

«Le attività economiche, gli svaghi, e molte delle aspettative future della comunità locale, sono legate all’ecosistema delle mangrovie», commenta Mario di Francesco, rappresentante di Avsi in Repubblica Dominicana. «Abbiamo ben chiara l’importanza sociale ed economica di questo ecosistema. Quando parliamo di protezione ambientale, è necessario coinvolgere le diverse realtà naturali, economiche, sociali e culturali che compongono un ecosistema per poter garantire sviluppo, sostenibilità e successo nel progetto. L’area di intervento, pur essendo unica, accomuna molte realtà e speriamo poter dare il buon esempio con una storia di successo in un ecosistema che oggi è a rischio».

Elvis Peña è il presidente dell’associazione di apicoltori di Los Conucos, una delle realtà locali supportate dal progetto: qui Avsi ha fornito materiale e strumenti per incrementare la produzione di miele. «La fioritura delle mangrovie», spiega, «è fondamentale per l’apicoltura. Come apicoltori, appoggiamo le campagne di riforestazione di mangrovie organizzate dall’Onu, perché un bosco sano favorisce la nostra attività economica. Col tempo, l’estensione delle mangrovie si è ridotta per la cattiva gestione e la siccità, limitando molte delle tradizionali attività economiche della zona. Spero che il bosco si rigeneri».

Nelle giornate di riforestazione, sono stati riforestati 5 ettari di laguna con 3mila mangrovie, insieme alla partecipazione di oltre 100 tra membri della comunità, rispettando i saperi tradizionali nella scelta delle specie, ubicazione e modalità di semina delle piante, garantendo il successo dell’attività.

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