Cultura
Bike, teatro e comunità: l’avventura del teatro a pedali nei piccoli borghi
“Pedalando tra le storie” è un progetto nato all’interno del “Teatro a Pedali Festival” per portare il teatro nelle comunità delle aree interne e nei borghi più nascosti di Cuneo, Bologna e Torino. Con una caratteristica particolare: il pubblico è protagonista, perché ogni pedalata contribuisce a illuminare il palco e a far risuonare le voci degli attori. Obiettivo? Raccontare e raccogliere storie e favorire l’incontro tra le persone
Immaginate un gruppo di ciclisti che pedala con fervore, non solo per godersi una bella giornata all’aperto, ma per alimentare un intero spettacolo teatrale. Questo è il magico mondo del Teatro a Pedali, nato da un’idea della compagnia teatrale Mulino ad Arte, che dal 2009 combina arte e impegno ambientale. Daniele Ronco, attore e direttore artistico del progetto, porta spettacoli teatrali nei piccoli paesi, riscoprendo e valorizzando la socialità e il calore umano dei tempi andati.
Il pubblico pedala
Con una caratteristica particolare: il pubblico è protagonista, perché ogni pedalata contribuisce a illuminare il palco e a far risuonare le voci degli attori. «Il segreto sta in un sistema audio-luci innovativo composto da 10 biciclette e 12 fari a led», spiega Ronco. «Pedalando, il pubblico genera energia che viene accumulata e utilizzata per alimentare il sistema». È un’esperienza coinvolgente che sensibilizza le persone sull’importanza della sostenibilità ambientale. «E non pensate che sia solo una fatica: vedere il palco illuminarsi grazie al proprio sforzo è una soddisfazione che non ha prezzo».
Un Tour nei Borghi
“Pedalando tra le storie” è un tour teatrale in bicicletta, con cui Daniele incontrerà gli abitanti di altrettante borgate delle province di Cuneo, Bologna e Torino. L’obiettivo è portare la magia del teatro nei piccoli borghi periferici per riscoprire la meraviglia del racconto di comunità.
Ronco sarà accompagnato ogni giorno da una persona appartenente alla comunità ospitante, in una sorta di staffetta. Si sposterà in sella alla sua bicicletta nei piccoli centri, nelle valli alpine, sugli appennini. Chiederà alle comunità ospitanti un letto in cui dormire e un piatto caldo con cui rifocillarsi. E poi, via, verso la tappa successiva, in compagnia di un altro generoso ciclista.
Agli abitanti dei luoghi verrà chiesto di portare con sé storie del loro borgo, storie di saggezza popolare, miti e leggende di quei luoghi. Chi vorrà potrà raccontarle personalmente, oppure consegnare il testo nelle mani del direttore artistico, che lo interpreterà a primo ascolto, contribuendo di fatto a rinsaldare la memoria collettiva delle comunità ospitanti.
Ronco avrà con sé un bagaglio di storie popolari, di brani tratti da grandi classici che potranno essere scelti dalle persone e raccontati in cerchio dall’attore, o seduti davanti a un falò, su una terrazza, in mezzo ad un cortile.
Questa iniziativa non è solo uno spettacolo, ma un’opportunità per le comunità di ritrovarsi, raccontarsi e condividere esperienze. «Il Teatro a Pedali non è solo un festival, ma un movimento che unisce arte, comunità e sostenibilità», racconta.
«Ricordo da bambino quando nella mia borgata c’era la vià. Era un modo per incontrarsi la sera dopo cena senza whatsapp», racconta Ronco. «Chi voleva, adulti, bambini e anziani, ci si ritrovava nella piazzetta del borgo e si parlava. Si raccontavano storie, si giocava, si chiacchierava. Insomma si faceva comunità ed era una cosa normale. Adesso la vià non si fa più, almeno non nel borgo dove sono cresciuto. Voglio tornare a raccontare storie e a favorire l’incontro tra le persone in questi piccoli centri».
Cuneo, Bologna e Torino
Quest’estate, il viaggio teatrale su due ruote è partito da Piossasco, un comune di Torino sede del Teatro Il Mulino, ed è continuato nella pittoresca Valle Grana, nelle Alpi piemontesi, per abbracciare nuovi orizzonti.
Ronco ha appena concluso il primo pezzo di Pedalando tra le storie, in collaborazione con il festival occit’amo e la partecipazione attiva delle comunità delle Terre del Monviso. «Questa prima parte di tour ha seguito il debutto di “Margherito, c’è tempo per tornare a casa”, uno spettacolo dedicato a Margherita Molinengo (1906-2000), donna carismatica e figura mitica della Valle Grana, profonda conoscitrice del cielo stellato e dell’animo umano», racconta. «La sera del debutto ha avuto un sapore unico, visto che in sala, almeno metà delle persone presenti hanno conosciuto Margherita. Durante il racconto tante sono state le lacrime che ho visto scorrere sulle guance del pubblico. Il mattino dopo ho preso la bicicletta e ho macinato i primi chilometri direzione Pradleves, per poi spostarmi a Melle e infine, il terzo giorno a Castellar. Da questi giorni mi porto a casa la sensazione di aver compiuto un viaggio necessario e pieno di senso».
Un’estate di eventi e incontri
Il Teatro a Pedali Festival non si limita solo agli spettacoli teatrali. Fino a ottobre, il calendario è ricco di talk, incontri e mostre a tema sostenibilità, offrendo un’esperienza culturale completa che va oltre la semplice rappresentazione scenica. Dal 2023, il Teatro a Pedali è stato riconosciuto come una best practice nell’ambito del progetto Green E.th.i.cs, coinvolgendo 18 partner in 9 città europee.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Festival Teatro a pedali per le fotografie
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.