Salute

Roma/psichiatria: un gruppo di pazienti recita Brecht

Questa sera, 29 marzo, alle 21, al TEATRO ANFITRIONE (Via San Saba, 24 - Roma)

di Benedetta Verrini

Il Comune di Roma in collaborazione con Assessorato alle politiche sociali e la ASL RME, Dipartimento di Salute Mentale Mod XIX, e il Centro Diurno “Ventura” presentano: La compagnia “I TEATRANTI DELLA VENTURA” in “L’OPERA DA TRE SOLDI” di Bertold Brecht. L’appuntamento è al TEATRO ANFITRIONE Via San Saba, 24 Roma 29 Marzo 2004 ore 21 Ingresso gratuito REGIA Massimo Ranieri INTERPRETI: Emanuele Conte, Emanuele Cau, Beatrice Agostini, Novella Nardacci, Fabio Di Stefano, Patrizia Carrozzo, Vilma Corti, Paola Grasso, Massimo Sangermano, Annelise Battella, Stefano Arioni, Cristina Zinni, Gilda Montesanti, Giuseppe Laguardia, Dudi Cingolani, Susanna Ilari, Josefina Gallo, Maria Zego Del Gado Il Centro diurno terapeutico riabilitativo del Dipartimento di salute mentale RM E, XIX municipio, che si occupa di pazienti psichiatrici gravi o in crisi, con il Comune di Roma da vent’anni ha tra i suoi laboratori anche quello di espressione teatrale come momento di un progetto terapeutico integrato. Il teatro facilita la presa di contatto di emozioni e di vissuti mettendo in gioco parti di se che il disagio mentale ha reso silenti. Tale esperienza fa emergere una competenza visibile e riconoscibile tesa anche a superare lo stereotipo della diversità. INFO: Centro diurno riabilitativo Via G. Ventura, 60 ? 00167 Roma Tel. 06.6147905 e-mail diurno.ventura@libero.it Il laboratorio teatrale del Centro Diurno di Via Ventura, Modulo XIX del DSM RM E, con la sovvenzione del Dipartimento V del comune di Roma, prevede corsi sia di espressività corporea sia di interpretazione di un testo letterario. Da anni tali corsi si tengono nei locali del T.A.M. (Teatro Arte e Movimento), diretto da Massimo Ranieri, presso il Centro Culturale “Ditirambo” con l’idea di realizzare il superamento della stigma e la conseguente emarginazione culturale e sociale che ne deriva. A tal fine i laboratori accolgono allievi degli altri corsi T.A.M., così come tirocinanti e specializzandi in arti espressive. Da quest’anno il gruppo di lavoro si è riconosciuto in compagnia stabile e si è dato il nome “I teatranti della ventura”: viaggio individuale e collettivo attraverso la scoperta e la sperimentazione di parti di sé che così bene il teatro permette di realizzare. Il bagaglio esperenziale ed emotivo di ogni singolo confluisce nel gruppo e la messa in gioco di parti del proprio Sé si accomuna in qualcosa di nuovo che è “l’essere con” dimensione umana che il disagio mentale sembra cancellare. I nostri laboratori hanno mirato in questi anni a far acquisire nuove possibilità espressive integrando, in quest’occasione, anche il canto e l’esecuzione di musiche dal vivo. La scelta è caduta su quest’opera di Brecht, magnifico esempio di arte totale, non solo come analisi psicologica dei rapporti e dei sentimenti umani, ma anche come critica delle dinamiche sociale e dei rapporti di potere. Il teatro, d’altronde, essendo “arte sociale” per eccellenza, osserva e narra ed elabora, insieme alle dinamiche di relazione, le vicende dell’umano.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA