Formazione

L’ex dissidente Solzhenitsyn ora vuole la pena di morte

Lo scrittore ritiene che Mosca debba abbandonare la moratoria «per punire i terroristi ceceni»

di Gabriella Meroni

Lo scrittore russo Aleksandr Solzhenitsyn si e’ dichiarato per la fine della moratoria sulla pena di morte e per la sua piena applicazione per poter sradicare criminalita’ e terrorismo. ”La pena di morte e’ qualche volta necessaria per salvare la nazione e lo stato, le cose ora in Russia stanno cosi”’, ha detto il premio Nobel per la letteratura all’agenzia Interfax. Lo scrittore osserva che i terroristi ceceni catturati ”se la ridono del nostro sistema giudiziario perche’ sanno di non essere minacciati dalla pena capitale”. Lo scrittore – che ha 82 anni – ritiene che Mosca debba abbandonare la moratoria stabilita nel 1996 sulla base delle richieste fatte dal Consiglio d’Europa cui la Russia aderi’ poco dopo. La condanna a morte, anche quando viene emessa, e’ automaticamente commutata nel carcere a vita. Solzhenitsyn e’ in sintonia con la maggioranza del popolo russo che non vuole l’abolizione della pena capitale.


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