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Riforme. Arci: “Voto Senato colpisce unitarietà Stato”

Per il presidente dell'Arci Tom Benetollo "il voto odierno sulla devolution rappresenta uno strappo gravissimo"

di Ettore Colombo

Il voto di oggi al Senato sulla devolution ”rappresenta uno strappo gravissimo. Colpisce l’unitarieta’ dello Stato italiano e dello stato sociale, frutto delle lotte antifasciste e democratiche degli ultimi decenni”. Lo sottolinea Tom Benetollo, presidente nazionale dell’Arci. ”Con la devolution -osserva- si affidano alle Regioni le competenze esclusive su sanita’, organizzazione scolastica, polizia locale e ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. Si spezza l’ispirazione culturale unitaria, vincolata ai valori della nostra Costituzione, che ha caratterizzato la scuola pubblica”. ”Si sancisce di fatto -continua- che la nostra Repubblica si fonda sulle disuguaglianze. E’ ovvio infatti che gli standard dei servizi saranno diversi da regione a regione e che da oggi in poi lo Stato non interverra’ piu’ per sanare queste disuguaglianze garantendo a tutti i cittadini gli stessi diritti. Si e’ approvata una legge che porta a uno strapotere della maggioranza e a una deriva plebiscitaria. Diminuiscono i poteri del Capo dello stato a favore di quelli del premier, a cui viene attribuito il potere di sciogliere le Camere”. Si tratta per Benetollo di ”una legge pericolosa che va contrastata. Bisogna lanciare una campagna per farla conoscere, spiegarne i contenuti negativi, il pericolo che rappresenta per la nostra democrazia. E’ necessario che la societa’ civile sin da ora si organizzi per richiedere il referendum popolare nel caso venisse definitivamente approvata. Proponiamo -conclude- che in tutta Italia si costituiscano comitati di cittadini, associazioni, movimenti contro questa legge, per difendere i valori della nostra Costituzione, l’uguaglianza dei diritti, un welfare fondato sulla solidarieta”’.


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