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Marco Vitale, “Siamo alla corruzione”

Lui la sospensione del campionato l'aveva invocata nel 2002, e oggi...

di Riccardo Bonacina

Correva l?agosto 2002 e proprio dalle pagine di Vita Marco Vitale lanciava il suo j?accuse: «Questo calcio-spettacolo è antisociale e antieducativo. Sospendiamo il campionato». Presidente dell?Aifi-Associazione italiana delle società di merchant banking e di Bipiemme Gestioni SGR, oggi Marco Vitale non è più il solo a chiederlo, con lui tutto lo sport di base. Vita: Allora ,professore, in un anno e mezzo si è andati di male in peggio, quindi… Marco Vitale: Quindi, nello stato in cui siamo, la proposta del Csi mi sembra giusta, legittima, persino realista. Il campionato 2003/2004 è ormai impresentabile e intollerabile, tanto più dopo i fatti dell?Olimpico e la nuova ipotesi di sconti fiscali. Vita: Il governo pare insistere… Vitale: Chi insiste per una nuova moratoria dei debiti del calcio, in un momento particolarmente difficile per il Paese, si assume il ruolo di concorso in corruzione. Ma lo sa che ci sono istituti di credito che hanno messo al rientro interi settori industriali, tra cui quello tessile e quello meccanico, cioè due terzi dell?Italia produttiva? Ma come si fa, dopo che per vent?anni si è tollerata qualsiasi schifezza amministrativa e contabile, insistere con sconti e moratorie? Chi volesse insistere nel sostegno incondizionato si assumerà il ruolo di favoreggiamento della corruzione. Vita: Sospendere il Campionato, quindi, senza se e senza ma? Vitale: Al punto in cui siamo arrivati mi sembrerebbe la soluzione più corretta. In subordine, bisognerebbe almeno sperare nella chiusura dello stadio Olimpico per un anno. Alla luce dell?esautoramento di prefetti e questori e considerando il fatto che lo stadio più importante d?Italia è in mano a una banda di delinquenti, mi sembrerebbe davvero il minimo.


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